Ieri il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, aveva dichiarato che i fatti avrebbero confermato la sua preoccupazione circa le operazioni di dragaggio al porto di Pescara, ritardate da presunte inadempienze dell'impresa Nicolaj.
In effetti il dragaggio, come precisato ieri dal Tg8, è tuttora mezzo servizio, in attesa dell’entrata a regime del macchinario manovrato dalla squadra di specializzati belgi. Ma sindaco e impresa divergono sui tempi e i modi delle operazioni di escavo.
Quanto alla diffida del sindaco, contestata ieri dal titolare dell’impresa appaltatrice Luca Nicolaj, non sta a noi dire se essa sia stata più o meno pertinente; che esista o no un cronoprogramma e che questo sia o non sia noto al primo cittadino, non spetta a noi dimostrarlo. Che tirino fuori le carte, le vedremmo tutti volentieri, dai pescatori ai naviganti, passando per i cittadini e i giornalisti; magari persino i gabbiani vorrebbero sapere per quanto ancora si nutriranno di melma anziché di avanzi rimediati dalla scia dei pescherecci.
Oggi come ieri, limitiamoci ai fatti. Ieri il sindaco Mascia ci aveva confermato la diffida inviata alla ditta Nicolaj per sollecitare la ripresa dei lavori 24 ore su 24, trattamento dei fanghi compreso. Dal canto suo l’impresa aveva ribadito che la draga è in funzione, ma che per il trattamento dei fanghi occorre un tempo tecnico prima che venga riavviato a regime. Uno stop che si era reso inevitabile dopo che, a conclusione della prima fase e in attesa che venisse deliberata la seconda, i tecnici erano tornati in Belgio, poiché tenerli in un incerto stand by avrebbe comportato un costo non coperto da nessuno.
E d'altra parte, come ci aveva dettolo stesso Nicolaj, l'impresa belga subappaltante è l'unica in grado di trattare i fanghi nelmodo previsto. Affermazioni alle quali Mascia ha risposto per le rime, affermando di non aver mai saputo che, una volta deliberata la seconda fase, quel tempo tecnico sarebbe terminato solo il 4 aprile. Un botta e risposta che non ci vede protagonisti, ma semplici divulgatori. A dirimere la questione potrebbe essere la voce del responsabile del procedimento di dragaggio, l’ing. Luigi Minenza. Una voce ufficiale, che riportiamo come tutte le altre. Minenza, da noi contattato per telefono, ha confermato tutte le date citate dal sindaco: appalto, consegna e inizio lavori; ma ha confermato anche le dichiarazioni rese da Nicolaj, in merito ai tempi tecnici necessari per riprendere il trattamento.
“Le maestranze – ha detto Minenza - 5 o sei persone, sono tornate a Pescara lunedì sera, e sono già al lavoro per riavviare il macchinario, a regime dal 4 aprile. Che il sindaco conosca o meno questa data, di sicuro sa che lo stop era previsto e prevedibile. oltre tutto non saranno 4 o 5 giorni a rendere più drammatica una situazione che lo è già. Noi siamo intervenuti tempestivamente, addirittura ancora prima di avere in mano il contratto, vista l’emergenza. Chiedo a tutti, invece di strillare, di pensare che a luglio, quando avremo terminato questa seconda fase, ne occorrerà una terza, quanto mai necessaria. E se l’ok arrivasse quando la squadra belga sarà già ripartita, ci troveremmo nella stessa situazione di oggi. Quanto all’ipotesi di rivolgersi alla magistratura avanzata dal sindaco di Pescara, noi siamo tranquilli e non abbiamo nulla da temere, tutto è stato fatto nel rispetto degli impegni e delle scadenze”.