Premio Laudomia Bonanni, la cultura che crea identità

09 Novembre 2010   12:00  

Il premio premio letterario internazionale “L’Aquila-Carispaq” intitolato a Laudomia Bonanni, splendida scrittrice aquilana, è giunto alla IX edizione quest'anno.

La vincitrice è Paola Mastrocola con «La felicità del galleggiante», ma l'autrice, colpita da malattia, non ha potuto presenziare la serata di premiazione. Assente, purtroppo, anche l'ospite d'onore il poeta israeliano Natan Zach, colpito da infarto a Tel Aviv . La sua poetia e le sue poesie non hanno fatto mancare la loro presenza e hanno onorato il premio Bonanni, grazie alla presenza del traduttore di Zach, Roberto Piperno che ha letto alcune sue creazioni.

Altri finalisti del premio,  Luigi Ballerini con la raccolta di poesie «Se il tempo è matto» e Nicoletta Di Gregorio con «Il respiro dell'ametista» .

Tra i premiati anche Andrea Cati, con la raccolta "Eppure io mi innamoro" (Ed. Akkuaria), vincitore della "Sezione C" , dedicata a un'opera prima di poesia di un autore che non abbia superato il 35esimo anno di eta' alla data del 30 giugno 2010.

Anche quest'anno premiati giovani autori: per la sezione B del concorso, poesia inedita per studenti di scuole medie superiori della provincia dell’Aquila, due vincitrici  Stefania Di Mattia e Ida Venditti, del liceo classico Torlonia di Avezzano.

La serata di premiazioni, presentata dal giornalista Rai, Adrea Fusco, e onorata della presenza di Sergio Zavoli, è stato anche l'occasione per un importante omaggio alla poesia di Alda Merini, poetessa del disagio e dell'amore.

Il premio per la quarta volta anche quest'anno, ha oltrepassa le sbarre del carcere Le Costarelle per dare voce ai detenuti. Sono stati premiati i vincitori del concorso di poesia a tema libero riservato ai detenuti dei penitenziari italiani. Vincitore è Luca Denti, detenuto nella casa circondariale Bollate a Milano. Secondi ex-aequo Roberto Bordogna, Alessandro Crisafulli, e Gabriele Aral.

La poesia per i carcerati è un'esprienza vitale e il premio Bonanni è l'occasione per loro di confrontari con l'esterno, con i più giovani, con la vita: la stessa che loro cercano attraverso l'esperienza del dolore della detenzione. Con la poesia l'anima, sofferente, guarda lontano al giorno in cui la libertà, prima bene scontato e senza valore, tornerà ad essere il respiro per cui vivere una vita "regolare".

Interviste:
Tullio Scarsella, Direttore Carcere Le Costarelle L'Aquila
Monsignor Giovanni D'Ercole, Vescovo ausiliare L'Aquila
Rinaldo Tordera, Direttore Carispaq

 

Servizio di Barbara Bologna
Immagini e montaggio Marialaura Carducci


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