Pronta a partire la Banca di Credito Cooperativo della Marsica

03 Gennaio 2012   10:36  

Stop alla colonizzazione bancaria, nella Marsica è in arrivo una Banca di credito cooperativo locale. Obiettivo: dar vita a un istituto, il Credito cooperativo della Marsica, con “borsa e stanze dei bottoni” saldamente ancorate nel territorio. Il progetto messo in cantiere da un comitato promotore presieduto dal commercialista avezzanese Carmine Silvagni muoverà i primi passi nel mese di gennaio con la formalizzazione dell’iniziativa davanti a un notaio. “L’atto costitutivo sarà il primo passo del progetto”, afferma il presidente Carmine Silvagni, “che punta a dare alla Marsica una banca di credito cooperativo locale con una “mission” precisa: rompere gli schemi consolidati, che fanno della Marsica una terra di conquista, per proporre una nuova idea di istituto del credito che non si fermi alla fredda logica dei numeri, esaminati fuori dal territorio, ma vada oltre, per dare risposte alle esigenze delle imprese e degli operatori della Marsica”.

Operazione da realizzare nell’arco di un anno, per poi presentare la domanda di autorizzazione alla Banca d’Italia. Per trasformare in realtà l’ambizioso progetto di una banca locale, il comitato promotore ha avviato i motori per dar vita alla base sociale e alla creazione del capitale sociale fissato in almeno 3.500.000 euro (14.000 azioni da 250 euro l’una): obiettivo minimo 200 soci, per persone fisiche o società, con la residenza nel territorio di competenza della banca. La quota minima di sottoscrizione è pari a 3.000 euro e dà diritto a 12 azioni, mentre l’investimento massimo per non potrà superare i 50.000 euro. Pari dignità, un solo voto, per qualunque importo venga sottoscritto.

. Le somme pagate al momento della sottoscrizione saranno versate in un istituto bancario: fondi bloccati in attesa del vaglio della Banca d’Italia, con restituzione ai soci in caso di mancata autorizzazione all’apertura. La Banca di credito cooperativo della Marsica avrà sede ad Avezzano e, nella prima fase, darà lavoro a sei persone. “La sfida, però”, conclude Silvagni, “è quella di dar vita a un istituto che, partendo da Avezzano, prenda forma in altre realtà nei territori della Marsica per sostenere iniziative imprenditoriali mirate a creare sviluppo e nuova occupazione nel territorio”.


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