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Un'immagine che in poche ore ha girato il mondo intero, simbolo della caduta dell’aquila, della ferita mortale del terremoto del 6 aprile 2009, che non aveva risparmiato neanche il palazzo che sarebbe dovuto essere centro di coordinamento della sicurezza, punto di riferimento per la città in ginocchio, il palazzo del governo, ovvero la sede della Prefettura. E tutto il dramma era nella sue macerie e in quella scritta spezzata, come lo erano vite e speranze degli aquilani.
Un simbolo fortissimo, per il quale oggi finalmente, si vede la via della rinascita. Il Cipe, di cui il ministro Fabrizio Barca è segretario, ha approvato l'ultima tranche del finanziamento per la ricostruzione del Palazzo del Governo, che ora coprira' tutti i 55,7 milioni (piu' IVA) necessari per realizzare l'intera opera.
Proprietario dell’immobile è la provincia dell’Aquila, soggetto attuatore il Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna che ora potra' completare la progettazione e poi affidare i lavori, che si dovrebbero concludere in 4-5 anni
L’accordo programmatico fu firmato a novembre 2011 per un progetto, approvato lo stesso mese alla giunta comunale, prevede, in particolare, il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione del complesso, l'integrazione edilizia dei complessi esistenti, nonche' la riorganizzazione funzionale delle urbanizzazioni primarie (compresi i percorsi pedonali) e l'innovazione degli spazi destinati alle urbanizzazioni secondarie.
Per la struttura principale del palazzo è previsto un recupero in prevalenza conservativo. Un intervento di nuova edificazione sarà invece realizzato in sostituzione dell'attuale edificio della Provincia di via Sant'Agostino e avra' una superficie analoga a quella precedente. All’interno del palazzo sarà stabilita la nuova della provincia dell’Aquila. Un segno che la ricostruzione è possibile, privata e pubblica, in tempi certi.