Ricostruzione, la teoria di Mosler: "Trovare i fondi con l'anticipo dell'Iva delle grandi imprese"

L'economista in città con Paolo Barnard

11 Novembre 2013   18:40  

Per ricostruorire L'Aquila si deve andare oltre l'Europa.

Lo sostiene la tearia dell'economista Warren Mosler che ha sviluppato nel tempo diverse ipotesi per superare i limiti imposti dall'Unione Europea.

La seconda di queste è stata presentata oggi a L'Aquila in un convegno all'Auditorium del Parco dallo stesso Mosler, accompagnato da Paolo Barnard, il giornalista anzi Euro zona, ma non antieuropeista.

Mosler ai nostri microfoni ha spiegato la teoria che non porterebbe debiti allo Stato, e che quindi permetterebbe a L'Aquila di avere le risorse necessarie senza sforare il rapporto tra deficit e pil del 3% ovvero il patto di stabilità.

La sostanza dell'ipotesi Mosler è tutta nell'IVA.

Le grandi corporations sia nazionali che internazionali operanti in Italia potrebbero impegnarsi nel versare anticipatamente l'IVA per circa cinque anniIn cambio le aziende riceverebbero dallo Stato crediti d’imposta governativi che gli annulleranno future tasse per somme identiche. E tali crediti frutteranno alle aziende tassi d’interesse pari a quelli che il governo paga oggi sui BTP.

E' nell'anticipo dell'IVa che si troverebbe un miliardo l'anno per L'Aquila. 

Questo permette al governo di incassare fondi senza aumentare il livello del debito odierno stando dunque  in linea con le attuali direttive UE che richiedono agli Stati di aumentare gli introiti fiscali per ridurre i deficit.

"Questa soluzione -ha detto Mosler-non prevede possibilità di default perché non c’è rischio, non c’è debito, il titolare del credito potrà utilizzarlo e avvantaggiarsene tra 10 anni. Tra 10, 11, 12 anni - la previsione - il contribuente si troverà a pagare meno tasse e forse, se sarà soddisfatto dell’interesse, non si avvarrà mai di questo credito, un po’ come fondi pensione e conti a lungo termine”.

“Tutto questo lo abbiamo presentato al Tesoro, lì per lì non sono state sollevate obiezioni - ha poi sottolineato l’economista - So che il progetto è stato portato a Bruxelles e all’Italia è stato detto no, di lasciar perdere. Francamente non so dire perché. Abbiamo deciso di riformulare la proposta approfondendola e sottolineando i benefici per la Ue”.

Paolo Barnard si è fatto promotere in Italia delle teorie dei Mosler e ha spiegato bene in un suo scritto l'ipotesi Mosler per L'Aquila:

"Le corporations sfrutteranno gli odierni costi relativamente bassi del denaro per ottenere dalle banche le somme con cui anticipare l’IVA, e avranno in cambio di quell’indebitamento dei crediti d’imposta governativi che gli frutteranno interessi superiori a quelli che pagano alle banche per quel denaro. Es: Benetton chiede a banca X di anticipargli 1 miliardo per pagare 1 miliardo d'IVA anticipata al governo. Su quel miliardo Benetton paga un interesse del 4% alla banca, mentre però guadagna il 5% d’interessi su una cifra identica in crediti d’imposta ricevuti dal governo. Inoltre, il fatto che i crediti bancari emessi a favore di Benetton sono garantiti da quei crediti d’imposta statali, cioè da fondi sicuri, farà sì che le banche possano concedere alle corporations tali crediti a tassi sicuramente inferiori al tasso che esse incassano dallo Stato". 

L'ipotesi presentata già al Tesoro, trova l'auspicio del sindaco Massimo Cialente

Un auspicio che è stato condiviso anche dal sindaco del capoluogo di regione terremotato, Massimo Cialente: “La vicenda del 3% è allucinante, arriveremo a una crisi gravissima e a una rivolta sociale. C’è la paura di chiedere un negoziato su qualcosa che ha anche una sua eticità - ha attaccato - Bisogna portare in Europa una modifica dei trattati che dia una unità di misura: in caso di disastri riconosciuti come tali, lo Stato membro sarà autorizzato a intervenire fino a 15 volte rispetto al finanziamento dato per riparare il danno subito”

In sostanza si tratta di portare all'Europa soluzione già fatte.

"L'Europa -ha spiegato Barnard- è fatta da tecnocrati che non hanno mimimamente interesse per il Welfare. Dei problemi dei paesi europei non gli interessa. All'Europa dell'Aquila, o di qualsiasi altra situazione, letteramente non gliene frega niente".

intervista di Barbara Bologna
immagini e montaggio di Marialaura Carducci


Galleria Immagini

Warren Mosler
Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore