Ricostruzione, le rivelazioni di 10 pentiti: "Malavita in appalti"

Avrebbe dimensioni non trascurabili le infiltrazioni della malavita organizzata nel comparto della ricostruzione post terremoto dell'Aquila e dei centri del cratere.

E' quanto avrebbero affermato ben 10 pentiti di malavita in alcuni verbali di interrogatorio poi ripresi dalla Direzione Antimafia nelle propria relazione periodica, da cui sono successivamente partite nuove indagini della Procura su presunte eventuali connessioni tra malavita e gruppi imprenditoriali locali.

Nell'ultima relazione della Dia, si è rimarcato come "gli appalti pubblici rappresentano tradizionalmente un obiettivo primario delle organizzazioni criminali sia per l'opportunità di guadagno sia per la possibilità di offrire lavoro, sovente a basso contenuto tecnologico, ad affiliati e a persone estranee alle consorterie". Nella medesima relazione si è inoltre sottolineato come parallelamente tale presenza di malavita alimenti fenomeni di caporalato e sfruttamento dei lavoratori.

Nel corso del primo semestre del 2014, inoltre, la Dia ha fatto presente di aver svolto controlli anche alla ricostruzione privata cui sono stati riconosciuti contributi pubblici, nello specifico in 22 cantieri.