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Ci sono i soldi per il restauro del Convento di Collemaggio che prima del terremoto ospitava il Conservatorio “A.Casella”.
Ce lo conferma il direttore Bruno Carioti: “18 milioni di euro sono stati stanziati dal Cipe” fondi per le opere pubbliche che permetteranno quindi il ritorno dell'istituzione musicale nella sede pre sisma.
Il convento è di proprietà della Provicnia dell' Aquila, mentre la chiesa adiacente di Collemaggio è di proprietà del comune.
Soggetto attuatore dell'intera progettazione e della gara d'appalto è il Provveditorato alle opere pubbliche. Gravissimi i danni, soprattutto nella parte che affaccia sull'orto botanico.
Di certo al momento è che i soldi ci sono, e a lavori ultimati il Conservatorio tornerà nella sede precedente, acquisendo anche il palazzetto a fianco: “Li svuotandolo potremmo realizzare qualcosa di unico, mettere a parte l'organo di San Domenico, che ora giace smontato in alcuni locali della Provincia ad Avezzano. Per dargli spazio c'è bisogno di una parte di 9 metri di altezza. Sarebbe uno spazio così unico nel panorama sia dei Conservatori sia della musica in genere. Basti pensare che l'auditorium Parco della musica di Roma, non ha un organo a canne in nessuna delle tre sale, noni potremmo creare un partenariato con la loro stagione concertistica.”
Sogni?
Bè per recuperare il Conservatorio ci vorranno comunque anni, in attesa prima della progettazione e poi del bando pubblico europea.
Intanto si cercano i soldi del Cd Domani. Il Tg1 scriveva in data 2 aprile 2012
“I fondi raccolti per L'Aquila con la canzone 'Domani' (1,2 milioni), a tre anni dal terremoto, sono ancora inutilizzati. Jovanotti, uno dei protagonisti del progetto, ha protestato l'ultima volta, solo alcuni giorni fa, su Twitter, dove è cominciato il tam tam e dove è intervenuto anche il ministro Fabrizio Barca, delegato alla ricostruzione: "Parte dei fondi (6%) sul Teatro Comunale - ha scritto in un tweet - risulta spesa. Il grosso, assegnato al Conservatorio, è fermo".
Ora però spunta l'ipotesi di una scelta di diversa destinazione di quei fondi, scelta che sarebbe stata in capo al Ministero per i Beni culturali, ma il direttore del Casella cade dalle nuvole: “A noi non risulta che siano andati da nessuna altra parte, se così fosse sarebbe gravissimo. Erano a disposizione del ministro Bondi, ma se fossero davvero stati destinati ad altre istituzioni senza concordare nulla, spero almeno che il sindaco ne sappia qualcosa.”
Nessuna notizia invece su Collemaggio: 10 milioni di euro per restaurarla, ma per ora non ce ne è traccia.
di Barbara Bologna