Rifiutopoli Abruzzo, "Il fatto non sussiste" assolti Venturoni, Di Zio e Di Stefano

25 Novembre 2015   09:22  

Si è concluso il processo per la "Rifiutopoli Abruzzese" che vedeva sul banco degli imputati: l'ex assessore regionale Lanfranco Venturoni, l'imprenditore Rodolfo Di Zio e il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, l'imprenditore Ferdinando Ettore Di Zio e l'AD della  società Team Teramo Ambiente Vittorio Cardarella.

Il giudice del tribunale collegiale di Pescara Angelo Zaccagnini ha emesso il verdetto di assoluzione  "perché il fatto non sussiste" per i primi 3 mentreper  Ferdinando Ettore Di Zio e Vittorio Cardarella "per non aver commesso il fatto"

Al processo sulla rifiutopoli abruzzese, si è arrivati da un'inchiesta del 2008 e basato sulle vicende relative alla realizzazione di un impianto di bioessiccazione a Teramo.

Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di corruzione, istigazione alla corruzione, abuso d'ufficio, peculato, turbativa d'asta e millantato credito.

I pm Gennaro Varone e Anna Rita Mantini, nella loro requisitoria, avevano chiesto la condanna a cinque di reclusione a testa per Venturoni e Rodolfo Di Zio, un anno e sei mesi per Di Stefano e l'assoluzione per Cardarella e Ferdinando Ettore Di Zio.

 


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