Rilancio del polo chimico a Bussi: la regione apre le porte alla soc

09 Gennaio 2007   15:39  
La Giunta regionale ha espresso parere favorevole alla richiesta della società tedesca Degussa Medavox Srl per la localizzazione di un investimento produttivo di 25 milioni di euro, di cui circa 7 milioni finanziati a fondo perduto dallo Stato, sul sito di Bussi. Lo ha reso noto l´assessore alle Attività produttive, Valentina Bianchi, secondo la quale l´intervento "rivitalizzerà il polo chimico di Bussi, a fronte di preannunciati disimpegni manifestati da altre società. La Degussa - ha aggiunto Bianchi - ha dichiarato l´interesse ad utilizzare indotto locale per gli interventi di ampliamento e di ammodernamento, con un evidente beneficio economico per l´intera comunità, annunciando anche un rafforzamento degli attuali livelli occupazionali". Il progetto è finalizzato a completare, ampliare ed innovare le strutture produttive esistenti, in primo luogo quelle relative all´acqua ossigenata e al percarbonato, ma anche le infrastrutture di supporto alla produzione, di servizio all´impianto e alla messa in sicurezza. Inoltre, allo scopo di perseguire indipendenza energetica rispetto ad altre realtà aziendali presenti sul medesimo sito, la Degussa prevede la pianificazione di un impianto di cogenerazione, dal quale attingere sia corrente elettrica e sia vettore termico necessari all´attività produttiva. Non mancano innovazioni di processo e di prodotto: in quest´ultimo caso, si otterranno specialità richieste dal mercato. Il progetto, che sarà parte integrante di successive intese tra Regione Abruzzo, Ministero per lo Sviluppo economico, Impresa e Sviluppo Italia, deriva dal cosiddetto "Contratto di localizzazione", rivolto a medie e grandi imprese estere o italiane, controllate da investitori esteri, o da imprenditori italiani che abbiano delocalizzato all´estero e che intendano reinvestire in Italia. L´Abruzzo è considerata area ammissibile per questo tipo di strumento, accanto alle regioni Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. "Il contratto di localizzazione, l´Abruzzo è tra le prime ad adottarlo - ha spiegato ancora l´Assessore - garantisce la disponibilità di infrastrutture e aree industriali, il rispetto dei tempi di insediamento dell´impresa, il sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e formazione, erogazione ed incentivi, anche a fondo perduto". I progetti, tuttavia, devono avere i requisiti di cantierabilità, merito creditizio e contenuti di innovazione. Il processo produttivo dell´acqua ossigenata prevede le seguenti fasi principali di produzione: idrogenazione, ossidazione, estrazione, riconversione, distillazione. "I prossimi passi - ha concluso Bianchi - prevedono la presentazione del progetto esecutivo e la successiva istruttoria".

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