Sul rischio 'disponibilita'' dei 255 milioni di Euro per la medicina del territorio, come hanno denunciato i sindacati a seguito dell'incontro con la sub commissaria Barladi, interviene il Gruppo regionale del PD. Stamane alla conferenza stampa tenutasi a Pescara erano presenti il Capogruppo Camillo D'Alessandro, il vice presidente del Consiglio Giovanni D'Amico, il consigliere regionale Claudio Ruffini.
"Ancora una volta - esordisce il Capogruppo del PD in Regione D'Alessandro - regna confusione ed incertezza. Gia' ad agosto denunciammo il rischio del "gioco delle tre carte" tipico del modo di fare di Chiodi. Noi teniamo che quei soldi erano gia' iscritti bei bilanci delle ASL per spese gia' sostenute, dunque nessun nuovo investimento sulla medicina territoriale".
"Il balletto di chiacchiere e dubbi deve finire - riprende D'Alessandro - per questo oggi abbiamo preso carta e penna e scritto all'Ufficio Bilancio per chiedere la certificazione della disponibilita' di quelle risorse e per stabilire se sono gia' state impegnate. Se cosi' fosse, i nostri timori, purtroppo, sarebbero confermati." "L'accordo firmato con i sindacati ad agosto - ricordano gli esponenti del PD - prevedeva che entro il 30 settembre di quest'anno ogni ASL doveva provvedere a stipulare accordi aziendali al fine di definire il fabbisogno di personale e, quindi, la pianta organica delle ASL, per le necessarie attivita' da svolgere sul territorio".
"Nulla si conosce al riguardo. Ma se ci sono le risorse, - affermano sempre gli esponenti del Pd - come dice Chiodi, allora dove stanno i piani degli investimenti di ogni ASL? Cosa accadra' sul territorio? Nulla si conosce anche su questo riguardo".
"Martedi'' prossimo in assise - annuncia il Capogruppo D'Alessandro - presenteremo una risoluzione per chiarire definitivamente se questi fondi sono liberi e disponibili e, qualora lo fossero, proporremo, con una risoluzione urgente, che parte vengano destinate per l'attivita' di prevenzione al fine di evitare gli incidenti nei luoghi di lavoro, che vedono l'Abruzzo tra le maglie nere in Italia".
Sulla questione e' intervento il Vice Presidente D'Amico, gia' assessore al bilancio, che ha ricordato come lui stesso, ad agosto scorso pose degli interrogativi ai quali mai nessuno ha risposto ed ora i nodi sono arrivati al pettine. "I 255 milioni di euro erogati dalla Stato - spiega D'Amico -corrispondono alla compensazione effettuata della differenza tra Il 100% del riparto CIPE per l'Abruzzo per il Fondo Sanitario Nazionale tra gli anni dal 2006 al 2009 iscritto per sola competenza ed il 95% iscritto per competenza e per cassa. Del restante 5 era prevista l'erogazione a saldo e per cassa , previo pareggio dei bilanci della sanita' regionale".
"L'Abruzzo - riprende D'Amico - ha raggiunto il pareggio nel 2010 e lo stato ha erogato la differenza per 255 milioni (pari al 70% delle somme residue per gli anni 2006-2009). A fronte di queste risorse le Asl regionali hanno costituito, negli anni, spese di gestione con i relativi debiti residui. La somma pertanto servira' a compensare tali debiti. Per questo motivo, temo che non risulti alcuna disponibilita' aggiuntiva per spese ed investimenti futuri."