Scontrini Folli: Due Cucchiaini per Dividere il Dolce? 1,50€ in Più!

11 Agosto 2023   21:27  

La controversia degli scontrini folli non accenna a placarsi e stavolta il caso proviene direttamente da Alba. In un'estate segnata da costi imprevisti sulle ricevute dei ristoranti, emerge una nuova denuncia che ha scosso i social media. Un cliente, dopo aver richiesto due cucchiai per assaporare un dolce (una crema catalana al prezzo di 5 euro), si è ritrovato ad affrontare un sovraprezzo di 1,50 euro.

Questa segnalazione, che si sta diffondendo rapidamente online, proviene da un avventore che ha condiviso la sua esperienza in un ristorante-pizzeria della pittoresca cittadina piemontese famosa per il suo tartufo bianco.

L'immagine dello scontrino è stata condivisa dal cliente e l'episodio è stato riportato dal quotidiano locale "La Voce di Alba", che ha garantito l'anonimato al mittente. Sullo scontrino è evidente l'addebito di "1,50 euro per due cucchiai", scatenando, ancora una volta, una discussione sul caro prezzi nei locali. Sebbene possa sembrare strano, tali supplementi sono legali se chiaramente indicati nel menù. Massimiliano Dona, avvocato, giornalista e Presidente di Consumatori.it, ha chiarito questo punto.

Il 2023 è ormai considerato l'"estate dei sovrapprezzi folli" nei ristoranti e locali italiani, con costi extra applicati ai consumatori per una serie di voci. L'associazione Assoutenti ha sottolineato come molti extra possano essere aggiunti al conto finale, aumentando la spesa dei clienti nei bar e nei ristoranti.

Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, ha citato diversi esempi, tra cui un piattino da 2 euro in un'osteria a Finale Ligure e un supplemento di 2 euro in un bar nel comasco per tagliare in due un panino. Molteplici ristoranti applicano un sovrapprezzo medio da 2 a 5 euro per la voce "coperto", spesso rappresentata da una semplice tovaglietta di carta sul tavolo, sottolinea Truzzi.

L'addebito separato per il pane è un altro elemento controverso, con molti ristoratori che lo fanno pagare a parte, anche se viene presentato in un cestino condiviso al tavolo. Inoltre, vengono applicati costi extra per il "servizio", che va dai 2 ai 4 euro a persona, nonostante la raccolta degli ordini e il servizio dei piatti siano compresi nel normale funzionamento di un ristorante.

Il presidente Truzzi ha anche citato casi estremi di esercizi commerciali che addebitano 0,50 centesimi o 1 euro per i pagamenti effettuati con carte di credito. Tale pratica è illegalmente soggetta a sanzioni pesanti per gli esercenti. In questo clima di crescente attenzione verso i costi nascosti, i consumatori sono sempre più vigili nel richiedere trasparenza e giustizia nelle spese sostenute nei locali.


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