Si torna a parlare di Fintecna.

Ma che cos’è e come opera?

24 Agosto 2009   12:48  

Giovedì 20 Agosto ha aperto a L’Aquila presso la Scuola di Finanza di Coppito, palazzina C1, l’ufficio Comune-Fintecna al fine di accelerare i tempi della ricostruzione. Qui dovranno essere depositate le domande per la riparazione della case categoria B, C, E (al di fuori della zona rossa). Gli uffici saranno aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 13:00 e dalle 14:30 alle 17:30, mentre il sabato dalle 9:30 alle 13:00.

 

L’ufficio mette a disposizione anche un numero verde dove chiamare per chiedere informazioni e prendere appuntamento con i tecnici della Fintecna S.p.A. che aiuteranno gli interessati a predisporre correttamente la domanda per i contributi con precisazione di documentazione da allegare. Quest’ ultima concerne il preventivo di spesa della ditta appaltatrice e la perizia asseverata attestante l’entità del danno. Questa documentazione deve necessariamente essere presentata in copia cartacea ed in formato elettronico (PDF).

Il numero in questione, completamente gratuito è 800-340999. Inoltre si possono reperire informazioni sul sito www.fintecna.it, o sul sito del Comune di L’Aquila, dove ovviamente possono essere scaricati anche i moduli per la richiesta di contributo.

Ma che cos’è questa società per azioni inserita nel decreto Abruzzo?

Fintecna S.p.A. (Finanziaria per i settori industriale e dei servizi) è una società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il ruolo di Fintecna è definito nell’articolo 3 del decreto (convertito in legge dello Stato 77/2009), al comma 1 punto b) che prevede “l’intervento di Fintecna S.p.A. ovvero di società controllata dalla stessa indicata, a domanda del soggetto richiedente il finanziamento, per assisterlo nella stipula del contratto di finanziamento” e al punto c) per “il subentro, a domanda del soggetto debitore non moroso, dello Stato, per un importo non superiore al contributo di cui alla lettera a), nel debito derivante da finanziamenti preesistenti garantiti da immobili adibiti ad abitazione principale distrutti, con la contestuale cessione alla società di cui alla lettera b) dei diritti di proprietà sui predetti immobili. In tale caso il prezzo della cessione, stabilito dall’Agenzia del territorio, è detratto dal debito nel quale lo Stato subentra”.

Il Decreto prevede che la società Fintecna S.p.A., potrebbe intervenire in Abruzzo anche attraverso la sua controllata Fintecna Immobiliare, punto focale della società in quanto gestisce il patrimonio immobiliare costituito da palazzi, caserme, stabilimenti siderurgici ed ex manifatture in parte ereditati dalla dismissione dell’ Iri (da cui è nata la stessa Fintecna) e in parte acquisiti su mandato del ministero del Tesoro.

Ma vediamo nello specifico di che cosa si tratta e da quando ha iniziato ad operare sul mercato.

Fintecna S.p.A. nasce nel 1993 nell’ambito del piano di ristrutturazione del settore costruzioni, dell’ingegneria civile e dell’impiantistica facenti capo al gruppo Iri, attivato con la liquidazione dell’Iritecna S.p.A. Successivamente sono state ampliate le attività affidate con il coordinamento, gestione e controllo di tutti i processi di liquidazione, ristrutturazione e smobilizzo delle altre società del gruppo Iri, tra cui Ilva, Finsider, Italsanità. Questa fase ha portato alla fusione per incorporazione dell’Iri in Fintecna che ne ha così acquisito il relativo residuo portafoglio di attività costituito principalmente dalle partecipazioni in Fincantieri e Tirrenia.

Oggi Fintecna ha numerose partecipazioni dirette in diverse società tra cui Quadrante (50%) Ligestra (100%), Fincantieri (98,7%), Fintecna Immobiliare (100%), Tirrenia (100%), Alitalia Servizi (49,3% con ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria) e Patrimonio dello Stato (100%). Si occupa di gestire sia queste partecipazioni, sulle società che dovranno essere privatizzate o liquidate, sia partecipazioni a più lungo termine. Nel settore immobiliare recentemente è nata Fintecna Immobiliare, società che si occupa del patrimonio di Fintecna S.p.A. finalizzato alla vendita.

Come accennato precedentemente, una delle attività principali di Fintecna è quella volta alla vendita e gestione del patrimonio immobiliare costituito da palazzi, caserme, stabilimenti siderurgici ed ex manifatture

Per poter svolgere in modo ottimale tale tipo di operazioni, nel 2007, il presidente e amministratore delegato, Maurizio Prato (chiamato nel 2008 al vertice di Alitalia e poi a capo dell’Agenzia del Demanio) ha dato vita a Fintecna Immobiliare, braccio operativo cui delegare il lavoro di vendita e valorizzazione del patrimonio. Una società che l’Eurostat ha definito non pubblica e che ha stretto alleanze importanti con privati e grandi del mattone come Ligresti, Pirelli re, Toti, Maire e numerose cooperative.

Quindi, secondo quanto prevede il decreto 39/09 (convertito in legge dello Stato 77/2009) per gli interventi dopo il terremoto in Abruzzo, Fintecna dovrà occuparsi di stipulare i contratti di finanziamento tra lo Stato e i privati per la ristrutturazione delle abitazioni lesionate o distrutte dal sisma.

Inoltre, acquisirà i diritti di proprietà sulle abitazioni gravate da mutui per le quali lo Stato subentrerà nel debito, ma fino a un importo, comunque, non superiore a quello previsto per la ricostruzione o la sua riparazione. Il prezzo della cessione, stabilito dall’Agenzia del Territorio, viene detratto dal debito nel quale lo Stato subentra.

Fintecna, società per azioni interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, insieme con Fintecna Immobiliare, opererà a fianco dello Stato nelle operazioni di ricostruzione grazie alla stipula di una convenzione proprio con il Ministero che autorizza, per l’attuazione dei compiti previsti, il pagamento di 2 milioni di euro l’anno, dal 2009 fino al 2012, per un totale di 8 milioni di euro.

Francesca Aloisi

 


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