Sospiri Attacca D'alfonso: "Prematuro il Parto della TUA"

04 Luglio 2015   16:36  

“Smantellata la Gtm, la nascita della Tua, la Società del Trasporto Unica abruzzese, rischia di trasformarsi in un parto ‘prematuro’, se non, addirittura, in un aborto: a oggi non c’è ancora un management, quindi non c’è una guida, e non c’è alcun accordo sindacale sul Piano industriale, quindi Tua non ha un punto di partenza, né tantomeno degli obiettivi. È iniziata sicuramente male, e sotto una cattiva stella, l’esperienza della Tua, che rischia di tramontare prim’ancora di compiere i primi passi, per responsabilità di un governo regionale Pd-D’Alfonso che, senza alcuna programmazione né pianificazione, ha messo in atto un’operazione esclusivamente contabile per tentare di chiudere le toppe determinate nel settore dei trasporti dai 10milioni di euro di tagli del Governo Renzi. In Consiglio regionale solo io ho votato contro quella operazione assurda, avvenuta con l’assenso dei sindacati che, tra qualche tempo, comprese le conseguenze di quell’accorpamento, dovranno darmi ragione”. A dirlo è il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, con i consiglieri comunali di Forza Italia Fabrizio Rapposelli, Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco.
“La Gtm – hanno spiegato il Capogruppo Sospiri e i consiglieri di Forza Italia – è stata un patrimonio della città, che ha sempre garantito un bilancio in attivo e un servizio sufficiente a costi sopportabili. Negli ultimi sei anni sono stati fatti passi avanti straordinari, non solo con la chiusura dei bilanci sempre in attivo, ma, addirittura, nell’ultimo esercizio finanziario, sono state previste e accantonate anche delle riserve straordinarie per tutelare chi sarebbe arrivato dopo, garantendogli un tesoretto per fronteggiare eventuali ricorsi o sopravvenienze passive. In sei anni è stato ammodernato il 50 per cento del parco auto, con l’acquisto di mezzi a metano, e non più a gasolio, che hanno garantito un risparmio enorme in termini di consumi: sono stati acquistati 37 nuovi autobus, due pullman da 18 metri, impiegati sulla via Nazionale, e 12 bus da 10 metri, per il quartiere di Pescara colli, avviando anche la sperimentazione dei bus a metano nelle tratte extraurbane. Un ammodernamento di mezzi, tra l’altro, avvenuto utilizzando esclusivamente fondi europei. In sei anni la Gtm ha istituito le ‘pensiline informatiche’, dotate di un pannello che informa in tempo reale i passeggeri a terra in attesa sui tempi di percorrenza e di arrivo dei bus, e gli itinerari; tutti i mezzi sono stati dotati di telecamere che registrano tutto ciò che accade sia dentro che fuori dai pullman, una sorta di ‘scatola nera’ dei bus, una presenza utile in caso di incidenti, che ha fatto precipitare il numero di denunce passive, da parte di utenti che presentavano il conto dei danni per presunte cadute sul bus. Con la Gtm ci siamo inventati il ‘Trenino di Natale’ e il ‘Trenino del Mare’, divenuti un must per Pescara, senza dimenticare un’opera straordinaria come la filovia: dal punto di vista infrastrutturale l’opera è conclusa, manca solo il mezzo che, sono convinto, arriverà presto. Peraltro la Gtm è riuscita anche ad abbattere il costo del personale sulla spesa complessiva dell’azienda. Purtroppo questo glorioso passato è destinato a essere sepolto sotto un’operazione finanziaria-contabile voluta dal Presidente D’Alfonso, un’operazione che, con il pretesto di istituire un sistema di trasporto unico regionale, serve solo a fronteggiare la nuova ondata di tagli dei trasferimenti nazionali nel settore trasporti, per 10 milioni di euro, tagli che avrebbero determinato il collasso non per la Gtm, ma per altre società. Il governo D’Alfonso, che si è infatti limitato ad accorpare tre distinte società di trasporto pubblico locale, senza alcuna riorganizzazione, spera così di riuscire a chiudere toppe di qua e di là, con il pretesto che una società unica avrebbe garantito il taglio dei costi della politica, l’ottimizzazione delle gare per la fornitura dei servizi, e un miglior impiego del personale. In realtà già in consiglio regionale, dove solo io ho votato contro l’operazione, abbiamo dimostrato che così non sarà, a partire dai costi della politica, ossia i costi del Consiglio d’amministrazione; al contrario l’unico effetto della fusione sarà l’aumento del 5 per cento del prezzo dei biglietti, a carico dell’utenza, senza cancellare i costi degli affitti, visto che la società unica avrà sede a Chieti, dove, appunto, la Regione paga un canone di locazione, anziché a Pescara, dove c’è una sede di proprietà che almeno avrebbe garantito un contenimento dei costi. Ma oggi c’è di più – hanno sottolineato gli esponenti di Forza Italia e il capogruppo regionale Sospiri -: sotto il profilo operativo, Tua è di fatto in vigore dallo scorso primo luglio, ma parliamo di una società che non ha una bussola, visto che non è stata confermata alcuna nomina sul management. In altre parole oggi non c’è un vertice che risponda per conto della Tua; e soprattutto ancora non si è chiuso l’accordo sul piano industriale con i sindacati, dunque gli stessi dipendenti, traghettati dalle tre società all’interno del calderone della Tua, ignorano le condizioni della loro nuova posizione lavorativa, generando un caos che deprime la dignità stessa dei lavoratori e che soprattutto mette a rischio, in piena estate, la funzionalità del sistema del trasporto pubblico locale. Un caos che il Governatore avrebbe potuto evitare, ancora una volta, semplicemente accantonando le proprie ambizioni di visibilità e gestendo in maniera razionale la fase di passaggio, non procedendo con un semplice accorpamento, ma con una riorganizzazione complessiva del servizio. Sicuramente oggi Forza Italia pretende spiegazioni: vogliamo sapere oggi qual è la composizione manageriale di Tua, dunque chi sono gli interlocutori del governo regionale per la società, e qual è il Piano industriale della Tua, quali sono gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, e la progettualità, in modo da poter vigilare sul rispetto degli impegni che dovranno essere assunti”.


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