Sospiri:"D' Alfonso è un Presidente in forte difficoltà che bypassa voto democratico"

25 Luglio 2016   09:45  

“Un Presidente di Regione che, anziché affrontare l’aula consiliare, cerca di bypassarne il voto democratico con accorducchioli privati, è un Presidente in forte difficoltà.

Se D’Alfonso pensa di poter ignorare il documento approvato in aula contro la chiusura degli ospedali e votato dalla sua stessa maggioranza, si illude: siamo pronti a riportare in aula quell’atto mille e mille volte. E non solo: sul suo accorducchiolo privatistico non abbiamo visto la firma del consigliere Di Nicola, e soprattutto aspettiamo al varco la tenuta della maggioranza sul Piano sociale e sull’A24 e A25, poi al voto nominale vogliamo vedere come faranno il consigliere Olivieri a votare contro Atessa, o Gerosolimo a votare contro l’ospedale di Sulmona o a favore della chiusura dell’uscita autostradale di Sulmona”.

È il commento del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alla presunta ‘pace’ ritrovata in casa della maggioranza di D’Alfonso.

“La democrazia popolare si esercita in quella che è la sua casa naturale, ossia l’aula consiliare, dove siedono gli eletti dal popolo, e non certo nelle stanzette del Presidente D’Alfonso che nell’era 3.0 continua a esercitare la politica Cencelli degli anni ’70 – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -.

Martedì il Consiglio regionale ha espresso chiaramente la sua posizione contro la chiusura di ospedali strategici per i nostri territori, ovvero contro il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e sanitaria del Governo D’Alfonso. E la stessa maggioranza ha dimostrato di essere contro quel piano, mettendoci direttamente la faccia e votando contro, oppure semplicemente disertando l’aula e facendo mancare i propri voti a quel che restava della maggioranza. Il documento approvato ha sacramentato come carta straccia il Piano di D’Alfonso, imponendo la sua reiscrizione, concordata con i sindaci, e il suo ritorno in aula, chiarendo anche i rapporti tra sanità pubblica e privata, che oggi non sono definiti.

Il Presidente D’Alfonso oggi si illude di poter far finta di nulla: ignora il documento approvato e pensa di aver ricompattato la maggioranza elargendo promesse a destra e manca, dando pacche sulle spalle, stringendo mani, prendendo a braccetto questo o quel consigliere o assessore, una politica in pieno stile anni ’70. Peccato per D’Alfonso che siano passati quarant’anni e i suoi accordini oggi non funzionano più, oggi le pacche sulle spalle hanno la durata di un alito di vento e quell’alito è già passato.

Il Piano di chiusura degli ospedali D’Alfonso se lo dovrà rimangiare e digerire. Ha ricompattato la maggioranza? Bene, peccato che sui suoi documenti non abbiamo visto la firma del consigliere Di Nicola, che ha votato a favore del nostro documento.

E non è finita: nei prossimi giorni aspettiamo alla ‘stanga’ i consiglieri della maggioranza su altri due documenti strategici sui quali l’alleanza di centro-sinistra si frantumerà. Il primo è il Piano sociale, dove sono elencate promesse, interventi, azioni, peccato che non si parli né di soldi né dell’eventuale provenienza delle risorse economiche necessarie per la realizzazione di quelle promesse.

E poi il ‘caso’ dell’A24 e l’A25: siamo trepidanti di vedere cosa farà in aula l’assessore Gerosolimo visto che Sulmona, chiuso l’ospedale dalla sua maggioranza, rimarrà pure isolata dalla rete autostradale, che si tradurrà nella fine politica dello stesso Gerosolimo.

E siamo pronti a riportare in aula il documento sulla sanità, e a mandare altre mille volte D’Alfonso sotto con il sostegno della sua stessa maggioranza”.

 


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