Messa in sicurezza della strada che attraversa le Gole San Venanzio, un appello del signor Berardino Musti.
'' Un senso di diffuso malessere sta ormai da tempo investendo molti cittadini subequani, alcune vecchie fiabe non funzionano più, il cittadino-utente vuole e pretende delle scelte efficaci e risposte concrete.
Chi ricopre un ruolo amministrativo infatti, è chiamato sempre e comunque ad anteporre il bene collettivo agli interessi personali o di parte; un amministratore non può, in alcun modo, utilizzare le istituzioni o la carica ricoperta per fini personali, traendo vantaggio dalle scelte operate.
L’amministratore ha la responsabilità di avere una visione d’insieme in cui i bisogni di ognuno e la loro soddisfazione, non limitino i bisogni collettivi.
Purtroppo la politica nel nostro territorio sta perdendo significato, infatti sono tanti i problemi ma non vengono affrontati in modo incisivo e passano in secondo ordine. Dagli amministratori non si vede un impegno serio e forte per il gravoso problema della viabilità S.S. 5 tratto viario Gole di San Venanzio.
In questi giorni ho avuto contatti con il Capo Centro dell’Anas, Arch. Di Giambattista Pasquale che mi ha aggiornato sulla situazione attuale e del perché il progetto delle gallerie paramassi è stato al momento sospeso dalla commissione della Regione per la valutazione dell’impatto ambientale e mi ha anche assicurato che si adopererà per fare eseguire i lavori entro il 2011.
La commissione ha sospeso il progetto perché a suo modo di vedere, l’Anas ha messo in opera interventi non sufficientemente idonei per la tutela dell’ambiente pertanto si dovranno attuare delle modifiche e rendere il progetto compatibile con la tutela dell’ambiente.
Inoltre quando saranno apportate le modifiche al progetto e nella fase di attuazione dell’intervento bisogna svolgere i lavori in determinate ore per non “disturbare gli uccelli che nidificano”. Tutto questo è un assurdità, perchè è più importante la salvaguardia dell’ambiente che l’incolumità dei cittadini.
Credo che se nella nostra Valle gli amministratori che ci rappresentano battessero il pugno e con azioni forti si facessero sentire, mettendo in prim’ordine la sicurezza della strada, forse si otterrebbe qualcosa di positivo. Intendo precisare che alla riunione della commissione per la valutazione dell’impatto ambientale potevano partecipare anche i nostri amministratori territorialmente interessati alle opere come risulta dalla Disciplinare della Giunta Regionale.
La legge precisa che: ''La commissione può procedere all’audizione dei sindaci il cui territorio comunale è interessato dalle proposte di tutela ambientale e può consultare esperti specifici, qualora il caso lo richiedesse''.
A fronte di ciò, perché i nostri amministratori non hanno partecipato alla seduta? Forse non conoscevano l’esistenza della legge e se la conoscevano perché sono stati assenti? La loro presenza probabilmente sarebbe stata incisiva e determinante a far si che la commissione trovasse una via di mezzo ed evitare la sospensione del progetto.
In tale seduta si sarebbe potuto mettere come primo punto la sicurezza della strada precisando che non vi è alternativa di percorso per il collegamento con la Valle Peligna e che per un'altra eventuale chiusura della strada, ipotesi concreta perché la sicurezza non ancora raggiunta, un intera valle resta isolata.
Chi sarà responsabile se a causa del ritardo dei lavori accadesse qualcosa di irreparabile?
Forse a tutti i cittadini subequani non interessa una viabilità sicura?
In conclusione, al punto in cui ci troviamo il problema è politico e se da parte dei nostri amministratori non vi sarà una azione forte ed incisiva presso la Regione si rischia di perdere il finanziamento per la realizzazione delle gallerie.
A mio modo di vedere il Presidente della Comunità Montana Sirentina, Luigi Fasciani, dovrebbe con urgenza indire una riunione con tutti i sindaci della Valle Subequana per valutare le azioni da intraprendere.''