Strada dei Parchi, la sentenza del TAR non implica aumento automatico pedaggi

28 Luglio 2017   08:47  

La sentenza del Tar del Lazio del 21 luglio scorso, in base alla quale sono stati ipotizzati notevoli incrementi dei pedaggi autostradali di A24 e A25, in realtà impone unicamente al Ministero dei Trasporti di riconoscere gli investimenti contrattualmente previsti e realizzati da Strada dei Parchi nell’ammodernamento e nella sicurezza della rete di competenza nel 2015. Tale sentenza non implica dunque un automatico incremento dei pedaggi, decisione che peraltro è determinata solo dal concedente, ovvero dal Mit stesso. E’ quanto precisa Strada dei Parchi, gestore delle A24 e A25.

La sentenza del Tar, cui Strada dei Parchi si era rivolta, impone di rivedere e completare l’istruttoria non conclusa riferita al 2015 e riguardante gli incrementi tariffari annuali previsti dal vigente contratto. Allora il Mit si limitò a riconoscere un aumento tariffario uguale al tasso di inflazione programmata (1,5%), motivato dalla situazione economica del Paese. Decisione politica, ma ingiusta, perché in realtà vantaggiosa anche per i due terzi dei concessionari autostradali italiani che comunque non avrebbe avuto diritto ad un incremento superiore. L’iter allora non fu concluso e il Mit non diede risposte al concessionario Strada dei Parchi a proposito del riconoscimento dei lavori fatti.

Quindi il Tar con la sentenza dei giorni scorsi ordina semplicemente di completare quella procedura. Una volta definito il valore delle risorse dovute e non riconosciute a Strada dei Parchi si aprirà con il Ministero un confronto che non necessariamente comporterà l’aumento delle tariffe.

 


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