Tasse, zona franca, ricostruzione: da Berlusconi nessuna parola

Il premier a L'Aquila: "Mantenuta la parola"

09 Novembre 2010   19:53  

Chi si attendeva una parola in relazione alle numerose questioni ancora sul tappeto, dalla defiscalizzazione alla proroga degli ammortizzatori sociali, da una legge ad hoc sulla ricostruzione alla zona franca, deve essere rimasto profondamente deluso.
Il presidente del Consiglio Berlusconi, a L'Aquila per la 27esima volta dal sei aprile ad oggi, ha consegnato questo pomeriggio alla caserma della Guardia di finanza di Coppito le benemerenze a 17 strutture di Protezione civile per l'impegno profuso nella fase dell'emrgenza post-terremoto. Ovazione per il corpo dei Vigili del fuoco.
Una cerimonia sobria e breve, iniziata con alcune ore di ritardo per via del maltempo che ha rallentato il trasferimento del premier dal Veneto, dove stamattina ha fatto visita alle zon alluvionate, all'Abruzzo.
In sala, i sindaci dei 57 Comuni del cratere, autorità militari e religiose, il sottosegretario Letta e il capo della Protezione civile Bertolaso.
Nei suoi confronti parole di elogio e stima da parte del sindaco Cialente, del presidente della Provincia Del Corvo e del governatore Chiodi, che hanno preceduto l'intervento del presidente del Consiglio.
"Sull'Abruzzo il governo ha mantenuto la parola che io stesso diedi il giorno dei funerali di Stato" dice il premier.
E poi, ricorda le tappe di questi lunghi 19 mesi e i soldi fin qui spesi per l'emergenza sisma: 14,7 miliardi di euro in tutto. Infine, le risorse oggi in mano al commissario Gianni Chiodi: 3,4 miliardi.
Prima della conclusione, un riconoscimento Berlusconi lo riceve anche: dai giocatori dell'Aquila Rugby, società sportiva alla quale lo stesso presidente del Consiglio ha donato 200mila euro.

servizio Marco Signori
immagini Diego Lepiscopo

PAROLE IN LIBERTA'
Le dichiarazioni del premier e di Chiodi, Cialente e Del Corvo a Coppito

"Davanti alle bare promisi e ho mantenuto la parola che il Governo vi sarebbe stato vicino. Credo di avere degnamente rappresentato, come Governo, la popolazione italiana che si e' stretta attorno a voi". Cosi' il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cerimonia di consegna delle onorificenze della Protezione Civile.
Berlusconi ha poi citato un passaggio di una poesia di Giovanni Pascoli, 'La mia sera', che, spiega, "mi e' venuta in mente questa mattina" durante il sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo in Veneto.
Dopo la consegna delle medaglie, anche la squadra di rugby del capoluogo abruzzese e' salita sul palco dell'auditorium della caserma della Guardia di Finanza di Coppito. Nell'occasione e' stato ricordato che il premier, di tasca sua, ha donato alla squadra 200 mila euro e Berlusconi ha scherzato: "l'avevo fatto a condizione che non lo sapesse nessuno".

"Finche' ci sono i carabinieri c'e' e ci sara' democrazia in Italia". Cosi' il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cerimonia di consegna delle onorificenze della Protezione civile per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Berlusconi, assieme al capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, consegna ai diversi Corpi delle Forze armate e dell'ordine le varie medaglie. Quando e' il turno dei Carabinieri, il premier ne approfitta per spiegare che loro "sono in assoluto l'istituzione piu' amata dagli italiani. Nessun'altra istituzione tranquillizza e da' sicurezza ai cittadini italiani da 197 anni". Il premier ricorda poi quanto fatto dai carabinieri in Abruzzo, un lavoro "straordinario: io ho nel cuore l'Arma". Infine, il premier ricorda quanto e' successo a fine agosto in Italia in occasione della visita del leader libico Gheddafi: "Recentemente avete fatto sfoggio di abilita' quando qui c'era il capo libico e c'e' stato un carosello che ha umiliato - scherza Berlusconi - i cavalieri libici e tutti gli altri caroselli". Insomma, conclude, "dentro di me c'e' un imperativo categorico: finche' ci sono i carabinieri c'e' e ci sara' democrazia in Italia".

"Se tutti pagassero le tasse, pagheremmo un po' meno. Lo dico forte perche' io credo di essere il primo contribuente". Lo afferma il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cerimonia di consegna delle onorificenze della protezione civile a L'Aquila.
"Auspico davvero - aggiunge il premier - che questa lotta contro l'evasione fiscale che ha nella Guardia di finanza il suo punto di forza, possa continuare affinche' veramente ci potra' essere una pressione fiscale minore. Se noi riusciremo - conclude il premier - a ridurre l'evasione fiscale, si ridurrebbe la pressione fiscale complessiva e potrebbe esserci una pressione fiscale su ciascuno di noi, onesti pagatori delle tasse".

"La ricostruzione sara' indubbiamente difficile, ma e' alla portata del governo, della regione e di tutti i sindaci" dei comuni colpiti dal terremoto. Cosi' il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nel suo intervento in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze della protezione civile, alla presenza del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, delle autorita' locali e del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, e del capo della protezione civile, Guido Bertolaso.
Proprio a Bertolaso, Chiodi ha rivolto un ringraziamento particolare: "la comunita' aquilana gli deve tantissimo". Infine, Chiodi ha ribadito che per la ricostruzione "il modello scelto e' quello friulano, cioe' la ricostruzione sara' fatta dai sindaci".
Poco prima aveva preso la parola anche il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, che ha ringraziato il premier per essere presente alla cerimonia e, in particolare, per essere "uno dei piu' grandi tifosi della squadra di rugby, perche' in questi momenti abbiamo bisogno, la nostra comunita' ha bisogno, di trovarci uniti intorno ad alcuni simboli e la squadra e' uno di questi". Anche il presidente della provincia, Antonio Del Corvo, ha ringraziato la protezione civile e ha auspicato che "oggi sia un vero spartiacque tra la fase emergenziale e la ricostruzione. Da domani mattina non vorrei piu' sentir dire che la ricostruzione non parte. Serve un po' di umilta' da parte di tutti noi, dobbiamo rimboccarci le maniche e prendere le decisioni migliori nell'interesse della collettivita' e non nell'interesse dei singoli". Infine, Del Corvo ha invitato a porre fine alle "strumentalizzazioni a soli fini politici".


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