Troppe persone senza case e troppe case senza persone, Unione inquilini scrive ai Prefetti abruzzesi

31 Ottobre 2017   11:44  

L’Unione Inquilini e Rifondazione Comunista rilanciano la proposta di riutilizzo degli immobili pubblici e privati vuoti o in disuso per fini abitativi, attraverso il recupero e l’autorecupero, attuando e rendendo l’intervento strutturale, in base a quanto previsto dall’articolo 26 commi 1 e 1bis della legge “Sblocca Italia” n.164/2014 e dalla circolare del Ministro dell’Interno del 1 settembre 2017.

Dopo la giornata di mobilitazione nazionale “SFRATTI ZERO” dello scorso 10 ottobre, nei giorni scorsi l’Unione Inquilini ha inviato una lettera ai prefetti delle 4 province abruzzesi e ai sindaci di Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo invitando i prefetti in tempi brevi e con la massima trasparenza e pubblicità a dare seguito alla circolare del 1 settembre 2017, emessa dal Ministro dell’Interno nella parte in cui invita che i prefetti, i sindaci e la regione a provvedere tempestivamente alla mappatura degli immobili pubblici e privati inutilizzati e in disuso, da poter riutilizzare in alloggi per affrontare la precarietà abitativa e, anche, di prevedere la possibilità di dedicare a questa finalità immobili sequestrati alla grande criminalità organizzata, che purtroppo non mancano nelle nostre province

Inoltre si chiede di valutare l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 26 commi 1 e 1bis della legge 164/2014 (“legge Sblocca Italia”) in materia di utilizzo di immobili del demanio civile e militare da destinare prioritariamente ai fini di edilizia residenziale pubblica attraverso il recupero o l’autorecupero, da assegnare alle famiglie collocate nelle graduatorie o con sfratto per morosità incolpevole.

L’Unione Inquilini e Rifondazione Comunista ribadiscono la necessità di istituire commissioni per la graduazione delle esecuzioni di sfratto, con tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali, al fine di rendere operativo un percorso efficace e reale di accompagnamento sociale, che impedisca l’esecuzione dello sfratto senza il passaggio da casa a casa.

L’Unione Inquilini e Rifondazione Comunista   ritengono urgente un rovesciamento delle politiche nazionali sulla casa: è urgente un piano nazionale per l’edilizia popolare pubblica, senza consumo di nuovo suolo. È vergognoso e criminale che, ubriacati dalle politiche di austerità che hanno favorito solo le speculazioni dei furbetti del mattone, governo e regioni abbiano risposto agli sfratti e alle 650.000 famiglie nelle graduatorie: con l’azzeramento del fondo contributo affittocon la riduzione nel 2017 a soli 11 milioni di euro disponibili del fondo morosità incolpevolecon l’assenza completa di programmi di aumento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

È necessario abbandonare le politiche emergenzialiste e smettere di soffiare sul fuoco della disperazione alimentando guerre tra poveri, al contrario, occorre attivare i pochi strumenti normativi che abbiamo puntualmente indicato. Continuare a tergiversare e non voler minimamente intaccare la rendita e la speculazione immobiliare vorrebbe dire essere parte del problema e non della soluzione.

 


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