Ufficio Ricostruzione, cinque dipendenti denunciano presunte anomalie al prefetto

Nusca: "Calunnie per infangare nostro lavoro"

24 Novembre 2014   10:57  

Nuove polemiche sembrano sorte intorno all'ormai annosa questione della ricostruzione post-sisma dell'Aquila e zone limitrofe, ancora una volta riguardanti l'Ufficio ricostruzione.

Secondo quanto riportato dal quotidiano il Centro, infatti, la settimana scorsa sulla scrivania del prefetto Francesco Alecci è giunta una lettera nella quale cinque tecnici dell'Ufficio territoriale dell'area omogenea Lucoli-Ovindoli-Rocca di Mezzo-Rocca di Cambio (Enrico Bianchi, Gianfranco Stallone, Agostino Padovani, Vanni Ranieri e Alessandro Da Ros) hanno denunciato alcune presunte "anomalie ed ingerenze politiche" nelle pratiche.

In tale missiva, che a qunto riportato dal Centro sembra sia stata recapitata anche ai sindaci, i cinque tecnici hanno puntato il dito su "disorganizzazione, forzatura dei procedimenti, mancato rispetto dell'ordine di protocollo nell'istruttoria delle pratiche e nella liquidazione", chiamando in causa il coordinatore delle aree omogenee del cratere sismico Emilio Nusca e il responsabile dell'Utr 9, Raffaele Iacovitti.

Non si è fatta attendere la replica di Nusca, che ha bollato il tutto come "calunnie per infangare il lavoro della governance impegnata nella ricostruzione del cratere e per fare fuori me, ultimo rimasto dopo che sono andati via Paolo Aielli e Giovanni Legnini, e dunque azzerare i vertici e cambiare tutto".

Nel frattempo, alle 17 di domani, è in programma a Rocca di Mezzo una riunione dei sindaci dell'area omogenea 9 con il dirigente dell'Usrc Paolo Esposito, l'ingegnere responsabile della ricostruzione privata Raffaello Fico e i cinque tecnici autori della lettera.


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