Banche e territorio. Un binomio che è agli antipodi della speculazione finanziaria, che somiglia ad una partita di poker giocata con i soldi di ignari risparmiatori, a vorticose compra-vendite che si consumano nello spazio di un clik. Un binomio che prova rendere concreto a Paganica la Banca di credito cooperativo di Roma .
L'inaugurazione di una filiale, la ventesima in Provincia dell'Aquila, è stata salutata dalla comunità locale, in particolare dai piccoli imprenditori ed artigiani, come un segnale di speranza, tanto più prezioso negli uggiosi tempi di crisi.
Il legame con il territorio, il credito cooperativo lo sta già dimostrando, finanziando varie iniziative di carattere culturale e soprattutto contribuendo, con una sponsorizzazione, alla terza fase del restauro dell'antica fontana abbeveratoio con lavatoio coperto, restauro realizzato in sinergia dall’amministrazione dei Beni di Uso civico di Paganica, e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici.
La fontana è da sempre testimone dell’incessante scorrere di una comunità orgogliosamente contadina, piccolo foro di adunanze, di lavoro, di fatiche condivise. Tempi in cui gli swap e derivati non esistevano e i risparmi si nascondevano sotto il materasso .
FT