Una giornata di passione in A: dalla furia di Conte a Nicchi che contesta la moviola

Solidarietà tra le curve di Inter e Roma

11 Febbraio 2014   07:30  

Antonio Conte non perdona. Dopo il 2-2 del Bentegodi infatti il tecnico bianconero è andato su tutte le furie per aver subito due gol in rimonta,da calci da fermo grazie a due distrazioni di una difesa juventina quasi irriconoscibile.

Si è fatto sentire a bordocampo e negli spogliatoi ed ha annullato anche il lunedì di riposo per strigliare la squadra con un duro faccia a faccia andato in scena a Vinovo.

Infinita, invece, la polemica Reja-Garcia che ha accompagnato il derby. Il torto è dalla parte del laziale anche se, peraltro, aveva subito chiesto scusa per le dichiarazioni fatte verso i giocatori della Roma. Nessuna stretta di mano e nessun tipo di contatto tra i due tecnici, che al derby si sono letterarmente ignorati non salutandosi neppure.

Sul campo, comunque, ognuno ha dato ciò che poteva: la Roma di Garcia ha provato a giocare, e la Lazio di Reja ha tentato di impedire che riuscisse nell'intento. La differenza tecnica tra le due squadre s’è notata tutta, ma il risultato non s’è sbloccato.

Visto il 2-2 di Verona, la Roma ha forse perso un'occasione. Anche se, però, i giallorossi avrebbero firmato per non perdere terreno dalla Juve in questa giornata. E allora, anche Garcia ha i suoi buoni motivi per crederci, tanto più che i bianconeri hanno finalmente mostrato qualche crepa.

Vince l'Inter di Hernanes, ma che fatica col Sassuolo. Intanto Moratti "scuote" i nerazzurri invitando il nuovo presidente Thohir ad essere più presente: "Un consiglio a Thohir? L'unico consiglio che posso dargli è di essere più presente e di mettere alla guida della società persone nelle quali ha il cento per cento più fiducia".

Vince anche il Bologna, e questa vittoria se l'è meritata il popolo rossoblù. Non quello che ha insultato il presidente onorario Gianni Morandi ma quello che, nel momento della cessione di Diamanti e del disastro societario, ha scelto di sostenere comunque la squadra, mostrando civiltà e amore.

Solidarietà, intanto, tra le curve d'Italia unite per il "No" al perbenismo imposto. Non è la prima volta, e probabilmente di questi tempi non sarà neanche l'ultima, fatto sta che ha avuto luogo l'ennesima manifestazione di solidarietà tra tifosi quella apparsa ieri a San Siro, per una battaglia a questo punto più viva che mai.

I tifosi nerazzurri infatti, tra i principali protagonisti delle lotte contro la Lega per i provvedimenti presi dal giudice sportivo in tema di discriminazione razziale e conseguente chiusura delle curve, hanno sostenuto e difeso i tifosi della Roma, storicamente non amici visto il gemellaggio che lega Inter e Lazio, schierandosi ancora una volta contro il presidente della lega.

Lo striscione apparso sugli spalti di San Siro infatti recitava: "Abete: 'Nessuna norma è perfettà, ma questa è proprio una barzelletta. Basta curve chiuse". La curva della Roma è stata infatti chiusa in seguito ai cori contro i napoletani per due turni, il secondo dei quali proprio da disputarsi proprio contro l'Inter. Anche se, i giallorossi sarebbero pronti a presentare il ricorso per provare a far revocare la squalifica.

Infine, consueto "no" alla moviola in campo di Marcello Nicchi, presidente dell'Aia intervenuto a Radio Anch'io Sport : "In quali casi interverrà la moviola? Quando si fermerà il gioco? Quando l'arbitro lo ritiene necessario, o quando il pallone va fuori? E chi è il proprietario dell'emittente che riprenderà la partita? E se, su un contropiere, arriva il gol? Annulliamo tutto e torniamo indietro?. Il calcio non è di proprietà di nessuno e, se lo vogliamo cambiare, cambiamogli nome, dicendo ai tifosi che andranno a vedere una partita elettronica, che si può tranquillamente seguire anche da casa".

Fabio Stante


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