Il corso per preparatore fisico ed esperto gestionale degli sport di montagna, attivato nel 2007 presso la facoltà di scienze motorie dell'Aquila rappresenta il primo mattone di quella che sarà l'Università della montagna. Gli sviluppi dell'ambizioso progetto sono stati oggi esposti in conferenza stampa dal sottosegretario allo sport Giovanni Lolli e da Regione, Provincia, Comune, Università dell'Aquila, Carispaq e Fondazione Carispaq, che hanno sottoscritto una convenzione finalizzata a realizzare un vero proprio corso di laurea specialistico, con il coinvolgimento di altre facoltà a cominciare da medicina, Scienze e Ingegneria.
L'università della montagna, è stato spiegato dal sindaco Masimo Cialente rappresenta anche una straordinaria occasione di rilancio per il comprensorio sciistico del Gran Sasso. Le lezioni teorico-pratiche infatti si svolgeranno a partire da quest'anno proprio su Campo Imperatore. Il Piano d'area in via di approvazione, una via invero accidentata, prevede poi la realizzazione di infrastrutture strategiche anche per l'offerta formativa della futura Università della montagna, come ad esempio: piste da sci di fondo estivo ed invernale sulla piana di Campo Imperatore, un poligono di tiro, alloggi a breve distanza dalle piste, laboratori di valutazione funzionale nella Fossa di Paganica, nuovi collegamenti a fune per salire a Campo imperatore.
Un assaggio delle potenzialità dell'Università della montagna, che si ispira al fortunato modello di Chamonix in Francia, sono le figure professionali che usciranno dall'unico corso già attivato e frequentato da 19 studenti: preparatore fisico capace di progettare protocoli personalizzati di allenamento per le più disparate discipline sportive, esperti in impiantistica sportiva ed anche in attrezzature ed equipaggiamenti di ultimissima generazione, manager per il turismo sportivo di montagna. Figure professionali altamente specializzate che sono richiestissime dal mercato.
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