ddio a Edoardo Alesse: muore improvvisamente l’ex rettore dell’Università dell’Aquila

08 Ottobre 2025   12:03  

Il mondo accademico in lutto per la scomparsa di Edoardo Alesse, spentosi improvvisamente a 67 anni. L’ex rettore lascia un’eredità scientifica e umana profonda.


Grave lutto all’Università dell’Aquila e nel mondo della ricerca per la scomparsa di Edoardo Alesse, rettore emerito e figura di spicco della comunità accademica italiana. Il professore, 67 anni, è deceduto improvvisamente nella notte a causa di un infarto. La tragica notizia si è diffusa rapidamente negli ambienti universitari, suscitando profondo cordoglio e commozione tra colleghi, studenti e istituzioni.

Nato a Leonessa, in provincia di Rieti, ma da decenni residente all’Aquila, Alesse aveva dedicato la sua vita alla ricerca scientifica e all’insegnamento universitario, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità accademica. Lascia la moglie e due figli, ai quali si stringono con affetto colleghi e amici in queste ore di dolore.

Alesse aveva guidato l’Ateneo aquilano in un periodo di importanti trasformazioni, consolidando il prestigio dell’università e promuovendo progetti di ricostruzione e sviluppo dopo le difficoltà seguite al terremoto del 2009. La sua attenzione verso gli studenti, il personale e la città è stata riconosciuta da tutti come segno distintivo del suo mandato.

Figura rispettata anche a livello nazionale, Alesse era docente di patologia generale e autore di numerosi studi scientifici di rilievo internazionale. Sotto la sua guida, l’Università ha rafforzato i rapporti con le istituzioni e i centri di ricerca italiani ed esteri, contribuendo alla crescita culturale e tecnologica del territorio.

L’attuale rettore Fabio Graziosi, che ha raccolto il suo testimone solo da pochi mesi, ha espresso profondo dolore per la perdita: «Edoardo Alesse ha rappresentato un esempio di dedizione, competenza e umanità. L’Università perde un leader e un amico».

Numerosi anche i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni locali, della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila, che hanno ricordato il suo impegno nel rilanciare il ruolo dell’università come motore di ricostruzione e innovazione.

Nei prossimi giorni saranno comunicati i funerali, che si preannunciano molto partecipati. La città dell’Aquila saluta così uno dei suoi protagonisti più illustri, un uomo che ha saputo unire rigore scientifico e profonda sensibilità umana, lasciando un segno indelebile nella comunità accademica e civile.


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