Matteo Renzi: "Nel 2015 Abbiamo Svoltato, nel 2016 Accelleriamo!"

19 Settembre 2015   07:08  

Il Cdm ha approvato la nota di aggiornamento al Def. La crescita per il 2015 viene rivista al rialzo allo 0,9% e quella per il 2016 all'1,6%, mentre il deficit/pil 2016 viene alzato al 2,2% per sfruttare il margine aperto grazie all flessibilità ottenuta dalla Ue, pari a 13 mld, di cui 6,4 da utilizzare l'anno prossimo. La sintesi di un quadro macro che migliora la fa il premier Matteo Renzi: "Ora è il momento nel quale tutti insieme dovremmo spingere con ancora più determinazione perché l'oggettiva ripresa partita grazie ai provvedimenti e alle riforme del governo sia incoraggiata, sostenuta e rafforzata: nel 2015 abbiamo svoltato, nel 2016 si tratta di accelerare". E il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan aggiunge: "E' una crescita sempre più trainata da domanda interna: famiglie, imprese che investono di più, c'è più occupazione e maggiore crescita. Più crescita, più duratura, più fiducia. E' un circuito che si autoalimenta".

Il quadro delle cifre può essere riassunti con questi parametri essenziali: Il rapporto deficit/pil programmatico si attesterà al 2,2% nel 2016 dal 2,6% del 2015; la crescita 2016 sarà a + 1,6% e +0,9% nel 2015, rivista al rialzo quest'ultima da +0,7% stimato ad aprile. Il debito pubblico scende al 131,4% il prossimo anno, dal 132,8% del 2015; l'avanzo primario sale al 2% dall'1,7% del 2015.

Il Governo, intanto, può contare già su una sostanziale promozione della Ue. "Per l'Italia c'è la necessità di rispettare le regole come per gli altri Paesi, ma anche con la flessibilità autorizzata dai Trattati", spiega il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. "Aspetto la bozza della legge di stabilità entro il 15 ottobre, per esaminarla avrò circa un mese", aggiunge.

Ma la valutazione sulla politica economica italiana è comunque positiva. Le riforme dell'Italia sono "solide e concrete", riconosce, riferendo di un confronto positivo con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Abbiamo parlato di equilibrio di bilancio e di riforme", afferma, e le riforme dell'Italia "sono solide e concrete, come la riforma del Lavoro ma anche le altre, che possono rendere l'economia più forte e mostrano la volontà di cambiarla". Sulla questione del bilancio, aggiunge Moscovici, "con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, con cui ho pranzato oggi, lavoriamo in modo intelligente e costruttivo".


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