PlayStation occhio alla vostra carta di credito, su internet in vendita 2 milioni di codici rubati

Intanto crolla il titolo in borsa

30 Aprile 2011   08:10  

PlayStation è sinonimo di divertimento, di videogioco, ma chissà cosa diranno i tantissimi (2 milioni) di abbonati che hanno visti rubati i propri dati personali, compreso il numerto e codici delle carte di credito, dal più grande network per videogiocatori del mondo?

Sappiamo che da una settimana il PSN (il network PlayStation) è offline cioè non raggiungibile, all'inizio la Sony non ha dato spiegazioni, poi le prime verità sono iniziate a fuoriuscire, problemi di sicurezza dicevano da Sony, in realtà qualcuno si era introdotto nel loro sistema ed aveva rubato 2 milioni di profili completi.

Apparve subito a tutti come la più grande operazione di hacking verso un privato di sempre, un colpo messo a segno, pare, anche da personale che conosceva bene il network Sony, con perizia e furbizia.

Oggi quei dati sono in vendita su internet, numeri e profili buoni per fare acquisti online a spese di altri, quindi se avete un profilo Sony bloccate la vostra carta subito.

La Trend Micro, una delle principali aziende di sicurezza al mondo è certa che quel database di infomazioni è stato già messo in vendita per la cifra di 100mila dollari.

Addirittura parrebbe che gli hacker avessero provato a rivendere l'intero database alla stessa Sony, di qui si capiscono quei primi giorni di silenzio, alla Sony avrebbe fatto comodo mettere tutto a tacere prima dello scoppio del caso.

Oggi infatti il titolo Sony precipita in borsa perchè in America già si pensa ad un aClass Action, sia per i dati compromessi che per il servizio sospeso.

A sostegno di questa informazione, l'esponente di Trend Micro riporta anche il fatto che gli autori dell'assalto informatico alla Sony avrebbero provato a rivendere alla multinazionale nipponica l'intero database.

Il portavoce di Sony, Patrick Seybold, ha però smentito che siano giunte "offerte" in tal senso. "I dati delle carte di credito - ha detto - erano protetti e non abbiamo ancora le prove che anche queste informazioni siano state sottratte". Il fatto, però, che a otto giorni dall'attacco, la Sony non abbia ancora potuto accertare se vi siano state sottrazioni di dati così importanti getta un'ombra inquietante sulla situazione in cui versa il network, ancora bloccato.

Anche in Italia, diverse associazioni di consumatori si sono rivolti al Garante della Privacy affinché venga aperta un'istruttoria sul furto di dati. Nel nostro paese sono un milione e mezzo i giocatori iscritti al sistema realizzato dalla Sony.


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