#Scontro #Treni in #Puglia: procura istituisce pool. Oggi i primi nomi nel registro degli #indagati

Familiari vittime, fateci vedere i nostri cari

13 Luglio 2016   10:50  

Sono andati avanti per tutta la notte i lavori attorno ai resti del drammatico scontro frontale tra due treni sulla linea a binario unico tra Corato e Andria, in Puglia. 

Una cinquantina di vigili del fuoco, assieme agli altri soccorritori, hanno continuato a tagliare e spostare le lamiere contorte dei due convogli alla ricerca di eventuali dispersi: un lavoro, ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Bari Curzio, ancora lungo. 

Opereremo in questa maniera, anche con l'aiuto delle unità cinofile, fino a quando non potremo escludere la presenza di altre persone". 

Al momento il bilancio ufficiale resta quello della tarda serata di ieri: 27 morti accertati e 15 feriti ancora ricoverati negli ospedali pugliesi, di cui una dedina in gravi condizioni.

Attorno alle 9 è iniziato, al Policlinico di Bari, il lavoro per il riconoscimento delle salme: un'operazione molto complessa viste le condizioni di molti dei corpi recuperati.

LE INDAGINI - Un pool di magistrati coordinerà le indagini. Potrebbero essere presto iscritti i primi indagati. 

La procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario.

L'ipotesi è quella di un errore umano, ma non si escludono tutte le altre ipotesi, compresa quella del guasto.

Intanto emerge un particolare: erano due treni delle Ferrovie del Nord Barese  provenienti da Corato e diretti verso nord e uno di questi due convogli viaggiava con qualche minuto di ritardo: questa circostanza potrebbe aver indotto il capostazione di Andria a dare il via libera al treno fermo in stazione.

Il convoglio, circa dieci minuti dopo la partenza da Andria, si è scontrato con il treno proveniente da Corato. Ulteriori dettagli emergeranno dall'esame della scatola nera del treno proveniente da Bari, estratta in condizioni intatte.

L'indagine dovrà accertare non solo chi ha sbagliato, ma se chi ha sbagliato è caduto in errore da solo o se è stato indotto in errore da altri.

Dovrà poi verificare l'adeguatezza del sistema di controllo rispetto alle norme in vigore, e i tempi del raddoppio della tratta e di ammodernamento del sistema di controllo del traffico. 

Sotto accusa viene messa la linea unica.

E c'è chi punta il dito contro la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria: in quella tratta, infatti, viene ancora usato il cosiddetto 'blocco telefonico', cioè la comunicazione telefonica del via libera sul binario unico.

I due convogli erano ultramoderni, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti.

Tanti i messaggi di solidarietà dall'estero, da Papa Francesco a Vladimir Putin. "Una tragedia inammissibile", per il capo dello Stato Sergio Mattarella. "Bilancio assurdo e inaccettabile", ha scritto il premier Matteo Renzi su Facebook, dopo essersi recato in Puglia. 

"Non conosciamo il numero dei passeggeri perchè non è un aereo e non abbiamo una lista.

Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia", ha detto il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella, che dirige l'inchiesta. 

Parenti, fateci vedere i nostri cari
Familiari vittime disastro a giornalisti, 'Andate via'

"Vi prego, fateci entrare, fateci vedere i nostri cari": è la straziante richiesta che rivolgono i parenti delle vittime del tragico scontro ferroviario avvenuto ieri, al personale dell'istituto di Medicina legale del policlinico di Bari dove questa mattina avverrà il riconoscimento delle salme.

I familiari delle vittime sono assistiti da psicologi e crocerossine.

Tra loro il cognato della mamma di Francesco Tedone, 19 anni, morto nel violento impatto: "Stava tornando a casa - dice - era andato a trovare un'amica.

Al momento sono qui io, non so quando arriverà sua madre che è straziata dal dolore".

I parenti dovrebbero attendere di fronte all'istituto di Medicina legale dove è stata allestita una postazione della Croce rossa e un'altra della Protezione civile sta per essere realizzata.

In tanti si abbracciano e piangono.

Mentre alcuni chiedono privacy ai giornalisti: "Andate via - dicono - volete fare lo spettacolo su una disgrazia come questa?".


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