Questo breve cortometraggio montato e girato nel febbraio 2002 è nato dopo molti mesi di gestazione, dopo aver accumulato i milioni di fotogrammi passati alla TV, su internet, sui giornali.
Di lì la voglia catartica di realizzare qualcosa di diverso, forse troppo criptico, ma che mi ha aiutato a superare quel triste periodo.
Oggi nella nostra città dell'Aquila questo anniversario sarà particolarmente sentito, la paura, l'ansia, il terrore che anche noi aquilani abbiamo vissuto ci fa essere più vicini alla realtà dei cittadini neyorkesi intrappolati, anche loro, tra le macerie.
Certo lì si trattava di follia terroristica, qui di follia urbanistica, in tutti e due i casi, però, le colpe sono dell'uomo e della sua ottusaggine.
L'Aquila e New York sono oggi più vicine, la seconda ha reagito bene alla tragedia, tocca ora a noi reagire e riprendere il controllo delle nostre vite.
