“A scuola di commercio equo e solidale”, progetto formativo

09 Marzo 2007   11:24  
Partirà a fine marzo il progetto formativo proposto dall’assessorato alla Tutela sociale del cittadino della Provincia di Pescara, che ha come obiettivo la diffusione della conoscenza del commercio equo e solidale nelle scuole della provincia. L’iniziativa, rivolta ai docenti delle scuole elementari, medie e superiori e agli operatori dei servizi socio-educativi ai sensi della legge 285 del 1997, si inserisce nel più ampio contesto di “Pescara, provincia solidale”. Una denominazione che sta a sottolineare l’impegno che la provincia vuole portare avanti cercando di “caratterizzare il suo ruolo nel senso di una provincia solidale, dimostrandosi cioè sensibile e attenta verso le categorie di persone in maggiore difficoltà", spiega Mauro Di Zio (nella foto), assessore alla Tutela sociale del cittadino e coordinatore del progetto. “Tra gli obiettivi previsti – prosegue Di Zio - c’è anche quello di sollecitare, stimolare far riflettere i consumatori su tipologie di comportamento eticamente responsabili e di conoscenza rispetto al consumo quotidiano, argomenti che il commercio equo e solidale incarna pienamente. Per cui cerchiamo da una parte, di agire sulla popolazione del territorio della provincia in maniera da renderla maggiormente informata rispetto ai consumi quotidiani e dall´altra, di incidere positivamente rispetto a chi, tramite questa particolare forma di commercio, riesce ad avere un´opportunità di vita migliore e più dignitosa”. Il progetto formativo coinvolgerà le diverse realtà che si occupano di commercio equo e solidale sul territorio, le quali si occuperanno di trasmetterne i principi e i valori a docenti ed educatori tramite video multimediali, giochi di ruolo e una vista in bottega con annessa degustazione di prodotti, ovviamente equo-solidali. Destinatari ultimi del progetto formativo sono, però, i bambini e ragazzi dagli otto ai 16 anni, come previsto dalla 285, legge che ha come obiettivo fondamentale il garantire una crescita e uno sviluppo adeguato delle nuove generazioni anche con principi e valori solidaristici importanti. Una comunicazione essenziale per poter pensare a un futuro dove integrazione, intercultura e rispetto dell’altro possano essere non parole vuote e a sé stanti ma concetti fondamentali sui quali costruire le proprie relazioni con persone appartenenti a culture diverse. “Per questo – sottolinea Di Zio - è importante stimolare l’educazione all’intercultura, attraverso una conoscenza che porti ad arricchire sia noi che siamo sul territorio, sia coloro che da noi cercano asilo e che potranno beneficiare in futuro di questo profondo scambio culturale. L´obiettivo da raggiungere è quindi quello di favorire un processo di integrazione che porti ad un società in cui l´intercultura sia un valore fondamentale, ecco perché intendiamo proseguire su questa strada, portando avanti iniziative che portino ad intervenire in maniera diretta su quei territori con iniziative di cooperazione internazionale”. Valentina Tenaglia

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