A Teramo, Festa dei Maestri Sartori Abruzzesi e Marchigiani in memoria di Sant Omobono

I maestri sarti celebrano la Festa di sant'Omobono, il loro patrono, nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Si rinnova in Abruzzo il tradizionale appuntamento dei maestri accademici. Il saluto di Mario Napolitano, presidente dell'Accademia Nazionale dei Sartori di Roma.La festività intende onorare la massima professionale (o meglio, il loro giuramento!): un abito su misura è solo a misura d'uomo.

L'Accademia Nazionale dei Sartori, la più antica Università dei Sarti, fu fondata per volontà di Papa Gregorio XIII. Oggi l'Accademia Nazionale dei Sartori di Roma, alla quale aderiscono i migliori maestri sarti, durante il corso dell'anno promuove prestigiose manifestazioni sia in Italia sia all'estero, per trasmettere alle nuove generazioni, grazie all'esperienza dei maestri artigiani di bottega e delle nostre Università, l'idea di un lavoro, quello del sarto, creativo e ricco di grandi soddisfazioni per mantenere intatta la qualità, la professionalità, la dedizione all'arte sartoriale.

I valori dei sarti per risorgere dalla crisi economica mondiale e vincere la speculazione finanziaria neopagana. I maestri sarti lavorano nelle nostre botteghe artigiane per creare ricchezza reale in Italia e nel mondo. "In un momento in cui tutti parlano di crisi – fanno sapere i Maestri Sartori Accademici – noi vogliamo dare fiducia ai giovani, aiutandoli ad avvicinarsi ad un lavoro impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Vogliamo offrire a una nuova generazione di aspiranti sarti la possibilità di seguire le orme degli antichi maestri". La Storia del Congresso Mondiale dei Maestri Sarti. Mr. Kim Yong-Earn della Korea del Sud, è il nuovo Presidente Mondiale dei Sarti. Il progetto "Archivi della Moda del '900". Se i sarti abruzzesi nel mondo dell'alta moda si sono resi protagonisti di un clamoroso successo convincendo nobili, attori hollywoodiani, magnati americani e tutti gli amanti della bella tradizione italiana, a passare all'italian style, allora c'è una speranza, sicuramente razionale e dominante, di risurrezione economica, morale, etica, politica, sociale e culturale.

( di Nicola Facciolini)