A24 e A25 Si Studiano Soluzioni, Ma La Faglia Sismica Fa Paura

11 Giugno 2016   08:45  

"Lo studio di approfondimento della Regione sulla messa in sicurezza delle autostrade A24-A25 e' un grande segno di responsabilita' dell'Ente nell'amministrazione del territorio, agendo di fatto in ottemperanza a quanto stabilito dall'art. 1, comma 183 della Legge di stabilita' 2013 (Legge n. 228 del 24/12/2012) riguardo alla vulnerabilita' delle strutture a seguito del terremoto del 6 aprile 2009, avendo predisposto tutte le azioni necessarie ad assicurare la sicurezza dell'infrastruttura". Lo afferma Camillo D'Alessandro, consigliere delegato ai Trasporti "Il progetto approvato dalla Regione Abruzzo - spiega - e' il prodotto di una complessa attivita' che si e' conclusa solo dopo aver eliminato le irrisolvibili criticita' evidenziate lo scorso luglio in relazione alle prime proposte analizzate e grazie all'esaltazione di elementi di valore quali: contenimento degli aumenti tariffari entro una soglia pari o inferiore al 2% rispetto alla tariffa di riferimento attuale; tutela dei giacimenti ambientali presenti nell'area interessata dall'opera, senza che siano diminuiti nella bellezza e consistenza idrica; fare in modo che i lavori siano eseguiti in condizioni di sicurezza, senza incidenti e senza morti, evitando che i cantieri impediscano la percorribilita' dell'infrastruttura e riducano la sicurezza stradale; necessita' del mantenimento della situazione attuale sul piano della vicinanza, comodita' e velocita' degli accessi autostradali per i Comuni serviti, con riferimento all'infrastruttura trasportistica. Il progetto - ci tiene poi a sottolineare D'Alessandro - non prevede l'eliminazione del casello di Bussi-Popoli, anzi serve ulteriori otto comuni nella Valle Subequana con il nuovo casello tra le localita' di Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo. Fornisce inoltre maggiori garanzie per la comodita' e sostenibilita' a favore delle comunita' locali in merito alle scelte progettuali esaminate per la variante proposta nell'area di Sulmona e nella Valle Peligna, e non pone alcuna penalizzazione in termini di allungamento dei tempi di percorrenza tra la Valle Peligna e la capitale".

"Quanto alle faglie sismiche che corrono in corrispondenza di alcuni tratti del nuovo tracciato - prosegue il consigliere - e' illuminante la nota tecnica rilasciata in merito dal prof. Giuseppe Cantisani, docente di 'Progetto e costruzione di strade' all'universita' La Sapienza di Roma nonche' esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed esperto della Commissione permanente per le gallerie stradali: nel sottolineare 'la minore vulnerabilita' sismica delle opere in sotterraneo (gallerie) rispetto a quelle in elevazione (ponti e viadotti)', Cantisani osserva come 'la casistica riguardante i danneggiamenti delle gallerie causati dagli eventi sismici risulti assolutamente incomparabile con quella delle strutture in elevazione' e che 'il rischio di danneggiamento delle opere in sotterraneo, in caso di sisma, risulta estremamente ridotto rispetto a quello delle opere in elevazione'. Di conseguenza e' 'fortemente indicata un'impostazione progettuale delle infrastrutture che prediliga, per il superamento degli ostacoli naturali nel territorio, la maggiore incidenza delle gallerie rispetto ai ponti e ai viadotti. Tale strategia appare addirittura necessaria, in termini obiettivi, qualora si persegua un abbattimento globale del livello di esposizione delle infrastrutture al rischio sismico'. La conclusione della nota - fa notare D'Alessandro - e' cristallina: 'Siffatta necessita' si evidenzia ancor piu' nel caso si attraversino aree, chiaramente individuate da Organismi governativi, a elevato rischio sismico, come in effetti risultano quelle interessate dal tracciato delle autostrade A24 e A25'. Dunque - e' il commeto finale di D'Alessandro - la presenza di piu' tratti in galleria rispetto a quelli sui viadotti che caratterizza il nuovo tracciato e' sinonimo di maggior sicurezza".


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