Abruzzo escluso dai fondi Fas?

Cipe, pugni di mosche e promesse elettorali

22 Gennaio 2009   13:20  

Abbiamo telefonato al neo-assessore con delega alla viabilità Giandonato Morra, e abbiamo chiesto lumi sull'esclusione dell'Abruzzo dallo stanziamento dei fondi Fas da parte del Cipe, con particolare riferimento alla ferrovia Pescara-Roma. L' assessore Morra che si è appena insediato e sta studiando le pratiche si dice certo che alla fine il presidente Berlusconi dovrà mantenere la promessa. Quei fondi sono indispensabili all'Abruzzo per contrastare la crisi occupazionale, per impedire la chiusura dei cantieri. Sarà un suo impegno risolvere positivamente la vertenza con il Governo. "La Pescara-Roma - aggiunge l'assessore - è per me una priorità"

Abbiamo poi sentito anche Carlo Costantini 

Ringraziando il blogger Claudio Messora per aver sollevato il caso, proviamo a ricostruire per sommi capi la vicenda. E a chiarire alcune eventuali inesattezze.

Il 18 dicembre scorso  il Cipe,  riunito sotto la presidenza di Silvio Berlusconi, ha ha sbloccato 16,6 miliardi di euro per opere pubbliche finanziabili con 7,3 miliardi di fondi Fas, ovvero i Fondi per aree sottoutilizzate, il resto con risorse statali e privatePer l'esattezza 9,3 miliardi  (circa 7 miliardi di project financing).

Berlusconi aveva promesso, secondo Messora 16,6 miliardi di soli fondi Fas Le testuali parole del premier  furono:

"Approveremo, nel Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, il CIPE, 16 miliardi e 600 milioni di euro destinati tutti alla realizzazione di infrastrutture, e fra queste infrastrutture ci saranno le infrastrutture di cui avete bisogno, le opere manutentive di cui avete bisogno, ci sarà la velocizzazione della Pescara - Roma con il raddoppio di alcune situazioni di questa linea."

Insomma, a parte la ferrovia Pescara-Roma, una promessa ancora da mantenere, in effetti il Cipe ha approvato complessivamente 16,6 miliardi. Rimandando ad altra data ulteriori stanziamenti. 

Tra gli interventi ci sono l'autostrada tirrenica Cecina-Civitavecchia, un pallino del ministro toscano Altero Matteoli, ma osteggiata dagli ambientalisti. E' stato approvato il progetto preliminare e il piano finanziario che vale 3,7 miliardi di euro. C'è poi il Terzo valico dei Giovi, la ferrovia ad alta velocità per collegare Genova a Milano. Soddisfatto, ovviamente il ligure ministro Scajola: “Il via libera di oggi dà finalmente avvio concreto a quanto promesso dal governo Berlusconi”. Ma mancano altri passaggi per ottenere i fondi e ci sono altre opere (e relativi mentori politici) che fanno pressione: la Treviglio-Brescia e il Brennero, i cui progetti sono pronti.

Ottocento milioni  sono stati destinati al sistema Mose di Venezia, è la sesta tranche della costosissima opera. Ci sono poi 7,7 milioni di euro per il completamento del programma di metanizzazione di Reggio Calabria.

Il Cipe stanzia anche 70 milioni del fondo per il finanziamento delle piccole e medie imprese in difficoltà e 50 milioni di euro per il Fondo per la montagna.

Alla voce "interventi nel settore sanità"  troviamo 5,3 miliardi di euro per misure straordinarie nel settore sanitario, 49 milioni di euro destinati  alla prevenzione e lotta contro l’Aids, 30 milioni di euro accantonata per l’assistenza sanitaria agli extracomunitari. E ancora  661 milioni di euro quale contributo al finanziamento del rinnovo contrattuale dei dirigenti e del personale del comparto del servizio sanitario nazionale. Fondi che arriveranno anche in Abruzzo.

La partita è però ancora aperta. Come spiega bene il Sole 24 ore infatti: "Il termine posto dalla delibera Cipe per assegnare le risorse alle singole opere è di 60 giorni, ma il ministero delle Infrastrutture ha presentato un documento informativo contenente i "tiraggi" di cassa delle singole opere, da cui è possibile individuare alcune priorità.  Per i 4 miliardi assegnati al Sud sono in pole position un gruppo di opere individuate già da tempo: la Salerno-Reggio Calabria, la strada statale Jonica, la ferrovia Messina-Catania, alcuni interventi idrici, le metropolitane di Napoli e Palermo."

 

Altro il Cipe a dicembre non ha finanziato, ma ha deciso di rimandare  eventuali integrazioni alla successiva riunione. E proprio di fondi Fas   si sta discutendo in queste ore a Roma, dove il presidente della Regione Chiodi sta partecipando alla conferenza delle Regioni. E pare abbia battuto i pugni sul tavolo per ottenere fondi a vantaggio dell'Abruzzo. Domani gli chiederemo come è andata.

Sono del resto molti i governatori regionali insoddisfatti. Per il momento ha ragione l'amico Messori, non c'è traccia di opere pubbliche strategiche da realizzare in Abruzzo, a cominciare dall'ammodernamento della ferrovia Pescara- Roma. Non ci sono però nemmeno i 2,3 miliardi di euro Expo 2015 di Milano, cosa che a dicembre ha fatto infuriare il sindaco Moratti e il governatore della Lombardia Formigoni. Ma anche in Sicilia ci sono rimasti  male per i mancati  fondi per il collegamento con le isole minori. C'è intorno ai fondi Fas un braccio di ferro in corso tra Mpa e Lega. Sud contro nord, altro capitolo della secolare questione meridionale. O settentrionale, a seconda del punto di vista geografico.

E' stato rinviato poi lo stanziamento dei fondi per la banda larga, 800 milioni, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il comparto sicurezza, l' edilizia carceraria.

Questione di ore per sapere se questi fondi, in particolare quelli a favore dell'Abruzzo saranno ripristinati.

Per quanto riguarda la ferrovia Pescara-Roma ricordiamo che non pesa solo la promessa elettorale del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. I fondi della tratta ferroviaria Avezzano-Roma, insieme a quelli per metropolitana di superficie aquilana, ed altre opere pubbliche abruzzesi furono tagliate dal governo in primavera, si è detto per coprire le mancate entrate del taglio dell'Ici. Una delegazione di amministratori si recò a Roma per sostenere un emendamento a firma dei senatori di centrosinistra. Ma l'emendamento non passò.

I senatori abruzzesi del Pdl Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi, spiegarono che i fondi erano stati tagliati perchè mancavo i progetti esecutivi. E si impegnarono a ripristinare i fondi per altra via, come documenta la nostra intervista realizzata a Palazzo Madama . La vicenda ha infiammato il dibattito politico abruzzese nell'estate 2008. Anche Del Turco, prima del suo arresto, prese decisa posizione. Lo stesso sta facendo Gianni Chiodi. Sarebbe davvero triste per lui cominciare la legislatura  subendo un tale smacco da parte di un governo presentato in campagna elettorale come amico.

L’impressione è che però l'Abruzzo non sia interessato da nessun progetto strategico di rilievo nazionale, su cui il ministro Tremonti ha intenzione di concentrare i finanziamenti disponibili. La coperta, non dimentichiamo, è assai corta e sbrindellata. Il Governo ha infatti cominciato ad attingere al fondo Fas per far fronte alle emergenze che si presentavano, tra cui il finanziamento dei comuni di Roma e Catania e i rifiuti della Campania. E intende continuare a farlo per rimpinguare il fondo per la cassa integrazione, e affrontare così la devastante crisi economica ed occupazionale che investe il nostro Paese, senza sforare eccessivamente il patto di stabilità. Ma togliendo risorse allo sviluppo e alle infrastrutture.

Promesse a parte, non è scontato dunque che il pur importante ammodernamento della Pescara - Roma, rappresenti una priorità. Almeno per il governo.

Filippo Tronca


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