Abruzzo interno umiliato: via le guardie medica in sette comuni del vastese

09 Settembre 2013   10:25  

Da una parte i decisori politici in sedute di consigli, fiere e convegni si riempiono la bocca di Abruzzo montano, borghi da salvare e ripopolare, turismo verde e via via sciorinando.

Dall'altra le aree interne vengono man mano emarginate e penalizzate dal taglio dei servizi essenziali.

Ultimo esempio di queste ore: il Commissario Gianni Chiodi si appresta a tagliare il servizio di guardia medica in sette comuni del Vastese ovvero Carunchio, Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Celenza sul Trigno, Castelguidone, Roccaspinalveti e Fraine.

I sindaci inferociti si apprestano a fare ricorso al Tar, argomentando che cinquemila persone non potranno più ricevere alcuna cura, tra cui molti anziani e bambini, mentre la legge prevede una guardia medica ogni 3.500 abitati sulla scorta di quanto stabilito dalla Cassazione.

Fanno notare che il risparmio ipotizzato per il taglio delle guardie mediche dei paesini del vastese sarà di poco superiore a 10omila euro annui, che equivale ad una spesa procapite per cittadino di pochi euro.

Il decreto dl Commissario fa seguito ad una delibera del direttore della Asl Lanciano-Vasto Francesco Zavattaro del dicembre 2012.

E già a gennaio il sindaco di Celenza sul Trigno Andrea Venosini aveva dichiarato:

“Non si possono continuare a fare tagli ai servizi sanitari sulla pelle dei cittadini dei piccoli paesini basta con questa politica che ci considera cittadini di serie B.

Cominciamo veramente a tagliare gli sprechi, rivediamo i contratti di consulenza, i contratti di affitto, tagliamo il parco autovetture, ecc., solo dopo possiamo entrare nel merito delle guardie mediche.

Noi siamo convinti che si possano ottenere risparmi nella sanità tagliando realmente gli sprechi, non tagliando i servizi di prima utilità, ecco perché chiediamo di sederci ad un tavolo e discutere altre soluzioni.

E’ vero che la disciplina del rapporto ottimale abitanti e continuità assistenziale (ex guardia medica) prevede un rapporto di una guardia medica ogni 5.000 abitanti +/- 30% 6.500/3.500.

Ma questo rapporto deve tenere conto, a nostro avviso, delle caratteristiche geografiche del nostro territorio del vastese che non è assolutamente omogeneo per densità di popolazione situazione geografica e condizioni di viabilità e che penalizza i nostri comuni, caratterizzati da una bassa densità di popolazione, dislocati nell’area interna diversi km di distanza tra loro.

Senza dimenticare poi che le sfavorevoli condizioni della viabilità e la desertificazione demografica sono maggiormente aggravate dalle condizioni atmosferiche nei mesi invernali che impediscono gli spostamenti.''

 


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