Il lavoro precario è uno dei problemi centrali della società italiana, investendo ovviamente anche il mondo giornalistico che, oltretutto, è di fronte al mancato rinnovo del Contratto nazionale, scaduto ormai da mille giorni.
In Abruzzo il precariato giornalistico ha raggiunto livelli non più sostenibili, come dimostrano le continue denunce di colleghi che pervengono al sindacato.
Per questo motivo l’Associazione stampa Abruzzese ha organizzato per venerdì prossimo 22 giugno 2007 a Pescara, nella sala "La Figlia di Jorio" della Provincia, a partire dalle ore 10, il convegno “Una vita da precario – analisi del precariato giornalistico in Abruzzo”.
Dopo l’apertura dei lavori, con il segretario dell’Assostampa, Nicola Di Bonito (nella foto, primo a sinistra, con la collega Lilli Mandara del Messaggero, il nostro direttore Pierluigi Spiezia e la segretaria amministrativa dell´AssoStampa, Franca Crocetta), quella che si configura come una vera e propria “emergenza precari” sarà affrontata in tutti i suoi aspetti, a cominciare da quelli legali, con l’avvocato Marcello Pacifico, vicesegretario dell’Assostampa. Il tesoriere Antonio Buccilli illustrerà la vita dei precari nei quotidiani, mentre Nino Germano (Rai), della Commissione Contratto Aeranti-Corallo-Fnsi parlerà dei precari nelle emittenti locali. Per i precari negli uffici stampa pubblici interverrà Pina Manente (ufficio stampa della Provincia di Teramo) presidente del Gus, mentre, per l’Ordine dei Giornalisti, il consigliere nazionale Nicola Marini (Rai) illustrerà come nascono i precari.
Le conclusioni sono affidate a Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto della Fnsi - Federazione nazionale della stampa italiana, che sta seguendo le vertenze del precariato giornalistico in sede nazionale per l’intera categoria, soprattutto per gli uffici stampa pubblici.
Gli interventi programmati saranno dei presidenti della Provincia di Pescara, Pino De Dominicis, e del Corecom Regione Abruzzo, Tino Di Sipio, e di un giornalista precario, Francesco Blasi.
Tutto, naturalmente, con il pensiero alla vicenda di un precario abruzzese che ha commosso tutta l’Italia, quella di Paolo Antonilli. Al collega e a tutti i giornalisti che non hanno potuto beneficiare di un contratto di lavoro, come normale riconoscimento all’impegno quotidiano, è dedicata la riflessione del sindacato dei giornalisti abruzzesi sul precariato.
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