Abusivismo sulla Costa teatina: sequestrato stabile ai "Ripari di Giobbe"

16 Febbraio 2012   12:04  

I finanzieri scoprono e sequestrano, nell’istituendo Parco Nazionale della Costa Teatina, un immobile turistico di quasi 300 mq., ennesimo episodio di abusivismo edilizio abilmente mascherato per una ristrutturazione.

Il gran via vai di camion e betoniere con il noto campeggio all’interno della riserva naturale aveva insospettito alcuni cittadini che dimostrando attaccamento e fiducia nelle istituzioni ed amore per il proprio territorio, per mezzo del locale WWF hanno attivato il Reparto Operativo Aeronavale della G. di F., incaricato a livello regionale, di eseguire le indagini in materia ambientale.

L’attività investigativa, coordinata dalla dott.ssa Maria Domenica Ponziani, è stata resa particolarmente difficoltosa dalla analisi di più normative di riferimento che consentivano agli amministratori della società di alzare una cortina fumogena, di apparente legalità, con la quale davano giustificazione ad una fittizia procedura per il risanamento conservativo dell’esistente, mentre di fatto avevano realizzato una struttura totalmente nuova ed in cemento armato.

L’area, sebbene di proprietà, ricade infatti in una zona vincolata per legge, sia dal punto di vista paesaggistico ambientale (in quanto compresa entro i 300 mt. dal mare), sia perché posta all’interno della Riserva Naturale, per giunta prossima al demanio marittimo.

La realizzazione posta in essere ha comportato la violazione della normativa a tutela del demanio, dei vincoli paesaggistici ambientali e di quella disciplinante le costruzioni nelle zone sismiche.

La Guardia di Finanza, per mezzo delle sue pattuglie e dei suoi elicotteri, sta effettuando un attento monitoraggio del Parco della Costa Teatina, affinché non venga compromesso con abusi edilizi nelle more della sua definitiva istituzione.


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