Addio a Vincenzo Crocitti, il Mariano di "Un medico in famiglia"

Vincenzo Crocitti, attore tra i protagonisti di molte serie tv di incredibile successo, si è spento nella notte di ieri a soli 61 anni. Era malato da lungo tempo. Il suo esordio al cinema risale al 1967, quando interpretò "Nel sole" al fianco di Al Bano e Romina Power. Il primo ruolo importante arrivò a 28 anni con "Un borghese piccolo piccolo" di Mario Monicelli nel quale interpretava il figlio del grande Alberto Sordi. Altri titoli importanti nella sua carriera furono: "Rag. Arturo De Fanti, bancario precario", "Melodrammore", "Romanzo popolare", "Il colonnello Buttiglione diventa generale" e "I sette magnifici cornuti".

La vera popolarità, però, la deve alla televisione. A parte un piccolo ruolo nello sceneggiato "Orzowei" (1976), dalla fine degli anni '90 è stato protagonista indiscusso della fiction italiana. Dal 1998 al 2007 ha interpretato il dottor Mariano Valenti nella serie "Un medico in famiglia", mentre dal 2002 al 2007 ha indossato la divisa del vicebrigadiere Vittorio Bordi in "Carabinieri".

Vincenzo Crocitti era nato a Roma il 16 luglio 1949, ed alternò fin da giovanissimo la carriera di attore a quella di assistente e aiuto montatore presso gli stabilimenti di Cinecittà. Oltre al cinema si dedicò anche al teatro dove, insieme a Gianni Pulone, realizzò molti lavori per ragazzi. Dal 1970 in poi, la carriera di caratterista prese il sopravvento sulle altre attività e partecipò a numerose pellicole, sia grandi che piccole.

Col ruolo del figlio di Alberto Sordi in "Un borghese piccolo piccolo" vinse il Nastro d'argento e il David di Donatello. Anche sul palcoscenico si tolse diverse soddisfazioni lavorando, tra gli altri, con Giorgio Strehler ("La grande magia"), ed ottene un clamoroso successo con "Uomini stregati dalla luna". L'ultima apparizione in tv risale al 2008 in una puntata de "I Cesaroni".

La sua morte, probabilmente, passerà sotto silenzio in televisione e alla radio, come fosse scomparso l'ultimo degli interpreti del cinema italiano. In realtà, quei pochi che lo ricorderanno, terranno nel cuore uno dei più grandi caratteristi che la settima arte nostrana abbia mai conosciuto. Addio, grande Vincenzo.

Francesco Balzano