Albergatore aquilano scrive al ministro Passera: "Chiodi inerte. Pagamenti indietro di due anni"

27 Aprile 2012   09:50  

Agli albergatori dell'Aquila che hanno accolto, e in parte continuano ad accogliere gli sfollati del terremoto, ancora non vengono pagate le fatture relative all'ospitalità offerta ai cittadini rimasti senza casa. I pagamenti sarebbero fermi addirittura a due anni fa, così il titolare dell'Hotel Federico II dell'Aquila Ivo Irti ha scritto al ministro dello Sviluppo Corrado Passera, sollecitandolo ad intervenire sul commissario Gianni Chiodi, reo, a suo dire, di ignorare il problema.

LA LETTERA AL MINISTRO

Caro Sig. Ministro,

sono il titolare di una struttura alberghiera aquilana, una di quelle che hanno dato accoglienza ai c.d. “sfollati”, persone che -  a causa del terremoto – non disponevano più di un’abitazione agibile e che quindi hanno trascorso in albergo un periodo più o meno lungo.

Ho ascoltato con grande interesse i suoi interventi ed i suoi progetti a favore delle imprese, così come le misure da lei prospettate per lo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione.

Desidero fornirle un contributo informativo, portando a sua conoscenza quanto accade in Abruzzo.

I tempi di pagamento delle fatture che gli alberghi – in relazione all’accoglienza sfollati – hanno emesso a carico della Regione Abruzzo sono lunghissimi; stiamo aspettando il pagamento relativo al saldo del mese di aprile 2010! Sì, ha capito bene: 2010.

Se il biblico ritardo fosse dovuto a mancanza di fondi, potremmo provare a prendercela con il Governo, ma così non è. I soldi sono stati stanziati ed attribuiti alle relative funzioni o capitoli di spesa.

Il motivo per cui non vengono fatti pagamenti è un altro: al momento manca, in Regione, una persona che possa materialmente stampare i mandati di pagamento. Sapevano da mesi che avrebbero dovuto destinare il personale dello specifico ufficio ad altro, ma nessuno si è preoccupato di individuare sostituti. Manca un impiegato, e i pagamenti sono fermi, pur in presenza delle risorse necessarie.

Mi sono offerto di andare personalmente a stampare i mandati, ma mi dicono che non è possibile.

Nel frattempo, paghiamo tassi che non le sto a dire alla banca che ha anticipato una parte dei crediti….. e tutto questo perché non c’è nessuno che possa stampare i mandati, ed evito battute sul numero impressionante dei dipendenti regionali.

Lei, Sig. Ministro, che è così sensibile ai problemi delle imprese, tenga presente che il prossimo mese non potremo pagare gli stipendi e forse neanche i contributi. Così, al danno si aggiungerà la beffa di non avere più il DURC in regola, e non potremo più ricevere pagamenti per questo nuovo motivo.

Le posso chiedere una cortesia? Potrebbe intervenire sull’inerte Presidente della Regione, Chiodi, che sta pensando solo alla campagna elettorale e non si cura minimamente di amministrare la Regione, continuando ad ignorare il problema? Piccola riflessione: se Chiodi non è in grado di risolvere un problema semplice come questo (basta dare un impiegato all’ufficio che si occupa dei pagamenti), come fa ad affrontare problemi complessi?

Sa, Sig. Ministro, a volte si ha l’impressione che qualcuno sia addirittura contento, se le aziende vengono messe in difficoltà …….


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