Albore Mascia polemizza sul Consiglio Comunale

12 Luglio 2011   12:39  

“Un Partito democratico ormai ostaggio dell’iniziativa dell’unico consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo che ha intrapreso un incomprensibile atteggiamento ostruzionistico contro la maggioranza di governo, rea solo di aver assunto un provvedimento coraggioso, ossia aver destinato l’ex tracciato ferroviario a parcheggio nel fine settimana, provvedimento apprezzato da tutta la città e che è riuscito alla perfezione. Un Partito democratico che ha tentato di bloccare i lavori del Consiglio comunale e il governo della città, e dinanzi al quale la maggioranza ha retto rispondendo colpo su colpo sino a fermare i lavori dell’aula alle 4.10 del mattino con la chiusura della discussione generale sulla prima ratifica della variazione di bilancio, una seduta nella quale il centro-destra ha saputo dare una importante prova di condivisione e di unitarietà, un muro sul quale si sono infrante le speranze di quell’opposizione che sperava di riuscirci a ‘estorcere’ la revoca dell’ordinanza”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia tracciando stamane un bilancio della seduta del Consiglio comunale che si è conclusa all’alba di stamane, con una discussione trascinata per ore dal centro-sinistra con emendamenti a una delibera di modifica della composizione delle commissioni, “al fine di obbligare la maggioranza di governo a revocare l’ordinanza ormai in vigore da due settimane con la quale abbiamo istituito la sosta a pagamento in via Castellamare – ha spiegato il sindaco Albore Mascia -. Ovviamente la maggioranza ha rintuzzato punto per punto gli interventi della minoranza, approvando la delibera poco dopo le 2 per poi aprire la discussione generale sulla delibera di variazione del bilancio, anche in questo caso con una pioggia di emendamenti che però il Presidente vicario Santilli ha giustamente giudicato irricevibili, con la chiusura dei lavori alle 4.10 per riprenderli venerdì prossimo, 15 luglio, alle 9, con le dichiarazioni di voto. La verità è che oggi il Pd è ostaggio dell’unico consigliere di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo che ha intrapreso un ostruzionismo verso la maggioranza, rea solo di aver assunto un provvedimento coraggioso, innovativo, efficace, apprezzato da tutti e che ha funzionato alla perfezione. Una maggioranza dunque colpevole solo di aver adottato una misura emergenziale con 1.100 auto che nel fine settimana possono sostare sul tracciato della futura filovia. Dunque un’iniziativa che ha funzionato e di questo ringrazio l’assessore Fiorilli per l’impeccabile organizzazione del servizio e i cittadini ci hanno ringraziato. La responsabilità di assumere tale decisione è in capo al governo, e la pretesa della minoranza era invece di dover portare la proposta in Commissione, una proposta che doveva essere forzatamente condivisa con la minoranza, e portata, secondo il centro-sinistra, in Consiglio comunale, mentre siamo dinanzi a provvedimenti amministrativi tipici che rientrano nelle prerogative esclusive della maggioranza, ossia di chi governa, di chi ha avuto un mandato rotondo, pieno. Ed è stata proprio la città che ha dato la risposta migliore, mentre è la minoranza che vuole per forza ‘estorcere’ una revoca dell’ordinanza con un atteggiamento pervicace e incomprensibile. Anche il centro-destra ha vissuto i suoi anni all’opposizione, anni difficili – ha ricordato il sindaco Albore Mascia –, e noi addirittura abbiamo intrapreso l’unica iniziativa veramente democratica, ossia un referendum popolare per la riapertura della rampa dell’asse attrezzato su piazza Italia, una riapertura invocata da migliaia di cittadini, non solo i pescaresi, ma anche da tutti coloro che utilizzavano la rampa per venire da Chieti o da altri comuni dell’entroterra. Raccogliemmo le firme, seguimmo l’iter per giungere al voto, abbiamo ottenuto il pronunciamento degli utenti, un pronunciamento legittimato totalmente dalla stessa maggioranza di centro-sinistra che chiese ai propri elettori di votare a favore della chiusura. E il risultato delle urne fu totalmente contrario alla maggioranza di centro-sinistra: il provvedimento doveva essere portato in Consiglio comunale e avere l’avallo dell’aula, in altre parole dopo l’esito del referendum occorreva riaprire la rampa dell’asse attrezzato, ma così non fu. Noi rispettammo tale atteggiamento, certo abbiamo prodotto manifesti, abbiamo criticato tale posizione sui giornali, ma non abbiamo mai pensato di bloccare l’attività di un Consiglio comunale in modo becero come stanno facendo oggi Acerbo e l’intera opposizione. Ricordo poi un’altra vicenda – ha ancora proseguito il sindaco Albore Mascia -, ossia la farsa del certificato medico di un sindaco affetto da una patologia ‘ingravescente e permanente’, un certificato che ha consentito di continuare a ventilare un’amministrazione ormai esanime ed evitare un commissariamento che invece sarebbe stato opportuno. In realtà quel certificato medico non è mai stato mostrato al pubblico, e ricordo una seduta del Consiglio comunale convocata per verificare il documento in cui io stesso venni interrotto per sette volte dai gruppi organizzati. E anche in quel caso non abbiamo fatto ostruzionismo: avremmo potuto bloccare la città per cinque mesi e invece abbiamo permesso al vicesindaco facente funzioni D’Angelo di governare comunque nella pienezza delle funzioni, perché il centro-destra era mosso da senso di responsabilità nei confronti della città che doveva andare avanti”.

 


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