Alex Gibney presenta il biopic sul campione del ciclismo, Lance Armstrong, al Festival di Venezia

03 Settembre 2013   22:08  

"Ho dovuto bilanciare il mio bisogno di credere ad un eroe e vedere le cose come sono": queste le parole del premio Oscar Alex Gibney ("Taxi to the Dark Side") che ha presentato oggi, nelle proiezioni speciali Fuori Concorso del Festival del Cinema di Venezia, la sua ultima opera "Armstrong Lie", un biopic sullo sportivo che ha segnato la storia del ciclismo.

Una carriera, quella di Lance Armstrong, segnata dal dubbio riguardo le sue vittorie, fin quando l'Agenzia anti-doping statunitense, constatata l'assunzione da parte del ciclista di sostanze stupefacenti, dichiara la sua squalifica a vita e gli toglie i suoi sette titoli "in giallo". Di seguito (gennaio 2013) arriva la confessione di Lance Armstrong, che per la prima volta ammette i suoi errori.

Il documentario nasce su commissione nel 2008, allo scopo di raccontare il ritorno in pista di Armstrong, rimasto bloccato per diversi anni, ma, in seguito allo scandalo doping, cambia forzatamente direzione. Una trasformazione working in progress forzata, che però ha permesso a Alex Gibney di realizzare un'opera più complessa e certamente più oggettiva, in grado di fornire allo spettatore una visione a 360 gradi riguardo la vita di un grande del mondo dello sport.

di Maria Rita Graziani

 


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