Alloggi Popolari, AS.I.A. USB Abruzzo : La nuova LR. Alimenta guerra tra poveri

04 Luglio 2018   10:30  

Apprendiamo in queste ore dell’approvazione della nuova legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica. Un’approvazione che, stando ad alcune testate giornalistiche, riporta il parere favorevole di maggioranza e opposizioni, dal PD passando per FI e finendo al M5S con alcuni distinguo.

Ci teniamo a criticare i punti salienti che a dir poco ci lasciano sgomenti per un consenso così trasversale nel Consiglio regionale. Registriamo l’ennesimo atto della strategia basata sull’aizzamento alla guerra tra poveri. Come definire diversamente la norma che prevede l’aumento a 10 anni di residenza continuativa nel territorio nazionale per un cittadino straniero al fine di soddisfare il requisito per l’accesso all’alloggio pubblico? O quello che prevede per il richiedente l’aumento a 5 anni di residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale nel bacino di utenza cui appartiene il comune che emana il bando?

Badate bene, siamo ben consapevoli che le case attualmente a disposizione sono poche e non riescono a soddisfare la domanda crescente dovuta all’incremento dei cittadini in emergenza abitativa.

Siamo tuttavia convinti che la politica ha il compito di dare priorità a nuovi investimenti per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, anche richiedendo nuovi fondi nazionali e attingendo maggiormente a quelli europei. C’è la necessità di fermare i processi di privatizzazione degli alloggi E.R.P., l’aumento degli affitti e gli sfratti.

Infine c’è l’esigenza di arrestare il degrado e l’abbandono di questo importante patrimonio pubblico avviando piani di risanamento e di riqualificazione energetica.

Non sarà dividendo i cittadini in residenti di serie A e residenti di serie B che si risolverà il disagio sociale che imperversa in regione attorno alla questione abitativa. Il diritto alla casa è un diritto universale e in quanto tale va riconosciuto senza modificare in maniera discriminatoria i parametri per accedere a misure di aiuto sociale. Secondo i dati ISTAT gli stranieri residenti in Abruzzo al 1° gennaio 2017 sono 86.556 e rappresentano il 6,5% della popolazione residente, il Consiglio regionale è davvero convinto di risolvere l’emergenza abitativa rendendo l’accesso agli alloggi ERP più difficile al 6,5% dei cittadini residenti in Abruzzo? Qualcuno pensa che non dando la casa agli stranieri questi andranno altrove? E dove dovrebbero andare se lavorano qui? I politici pensano forse che alloggi di fortuna siano una soluzione? Se la si pensa in questo modo dobbiamo constatare che l’attuale classe dirigente seduta in Consiglio regionale gioca a fare lo struzzo con i problemi sociali presenti in Abruzzo. Così facendo non si farà nient’altro che un regalo alla criminalità iniettando uomini e donne nei circuiti dell’illegalità per motivi di sopravvivenza.

Per concludere vogliamo sottolineare come la Regione Abruzzo abbia avuto il tempo di dare luce a questa legge mentre da mesi è vacante il ruolo di commissario dell’ATER Lanciano-Vasto, comportando il blocco di numerose pratiche riguardante la vita degli assegnatari, e mentre da un mese AS.I.A. USB Teramo aspetta di ricevere un appuntamento per rappresentare gli interessi degli sfollati del terremoto.

La politica è una questione di priorità, per questo al momento ci sembra evidente la necessità di continuare a lottare per affermare la priorità dello Stato sociale e di diritto in Abruzzo e in Italia.

AS.I.A. USB Abruzzo (Ass.ne Inquilini e Abitanti)



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