Alto Molise e Sangro Vastese: petizione on line per frenare spopolamento e chiedere autonomia

21 Ottobre 2013   12:12  

Cittadini, amministrazioni e associazioni lanciano una petizione on line per salvare dalla ''desertificazione demografica, patrimoniale, economica e morale'' i territori dell'Almosava e alto Sannio, ovvero delle aree montane a cavallo del confine tra Molise e Abruzzo. Viene chiesta i particolare un'autonomia amministrativa, una fiscalità di vantaggio e una burocrazia semplificata.

A seguire l'appello della petizione 

''Nel peggior momento socio-economico che l’Italia sta vivendo dal secondo dopoguerra ad oggi, concedere una fiscalità di vantaggio per il territorio dell’Almosava-Altosannio che attualmente si annovera tra i meno densamente popolosi della nazione (parliamo di centri abitati ormai ridotti al lumicino, poche migliaia di residenti in un area di centinaia di chilometri quadrati), non comporterebbe un aggravio di spesa insostenibile e sarebbe l’unico veicolo perseguibile per porre un argine all’emorragia demografica in quanto si verrebbero a creare, a breve termine, posti di lavoro non occasionali e non precari.

ALMOSAVA, acronimo di AL-to MO-lise SA-ngro VA-stese, sta a indicare quella terra che, intorno al corso medio alto del Sangro, con il Verrino e l'Alto Trigno, fu il luogo di origine della nazione sannita (ALTOSANNIO) che per almeno cinque secoli (VI - I a.C) ebbe il suo cuore pulsante tra Castel di Sangro , l'antica Aufidena, gli altopiani di S. Pietro Avellana, Carovilli e Vastogiradi, Capracotta, Pescopennataro, Agnone e Pietrabbondante.

Quelli che oggi sono territori di confine, in origine confine non avevano. Fu da qui, secondo il Mommsen le cui teorie oggi vengono confermate dai più recenti scavi di Pietrabbondante, che essi fecero migrare generazioni di giovani per espandersi nelle valli di Isernia-Venafro e Bojano-Sepino per costituire i Pentri e poi, un secoli di primavere sacre, verso Benevento e la Campania per formare Caudini, Hirpini e Lucani.

Il santuario di Pietrabbondante fu il luogo politico e sacro ove tutti i Sanniti si riconobbero come nazione fino alla fine (82 a.c.). Una storia straordinaria che il nostro amico Nicola Mastronardi ha portato alla luce con il suo romanzo Viteliù e che dovrebbe consentire a tutti gli almosaviani di rialzare la testa.

Esso è stato sfregiato da chi lo ha pian piano smembrato fino a sottoporlo, 50 anni fa, a 2 regioni e 4 province, creando condizioni di desertificazione morale e materiale inaccettabili.

Con il PROGETTO ALMOSAVA lo si vuole riaggregare. Nel caso esso non venisse riaggregato sotto una sola Regione, lo sfregio continuerebbe. Un vero Sacrilegio.

La riaggregazione è resa possibile dalla modifica che la Goverance Italiana sta subendo sotto i colpi della Crisi Finanziaria Nazionale e Internazionale, con le note ricadute sull’Ordinamento dello Stato e, conseguentemente, delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni.

La fiscalità di vantaggio e una burocrazia facilitata possono essere riconosciute risparmiando sulle spese della politica, a risarcimento della suddetta desertificazione, con l’obiettivo di una inversione di tendenza.''

Clicca qui per votare la petizione on line

 

 

 

 


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