Amanda Knox e Raffaele Sollecito Sono Colpevoli dell'Omicidio di Meredith per la Procura

26 Marzo 2015   05:00  

Colpevoli. Questo il giudizio della Procura della Cassazione - rappresentata da Mario Pinelli - su Amanda Knox e Raffaele Sollecito accusati di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher, a Perugia, la notte tra il primo e il 2 novembre 2007 nella casa un po' fatiscente e fuorimano di Via della Pergola dove vivevano le due ragazze. Forte di questo convincimento, il Pg, che ha definito la ricostruzione del delitto fatta nell'appello bis dai giudici fiorentini "perfetta come una foto di Cartier-Bresson", dopo una maratona oratoria di circa due ore, ha chiesto ai giudici della Quinta sezione penale della Suprema Corte, presieduti da Gennaro Marasca, di confermare le condanne dei due imputati con un piccolo sconto di tre mesi per l'estinzione di un reato minore. E' lo stesso Pg Morelli ad effettuare il ricalcolo e a chiedere ai supremi giudici di applicare "direttamente" la pena senza necessità di rinvio: 28 anni e tre mesi per la Knox, e 24 anni e nove mesi per Sollecito.

Omicidio Meredith, la decisione della Cassazione su Raffaele Sollecito e Amanda Knox slitta a venerdì.

Deposizione Knox una 'partita a scacchi' - "La Knox ha reso la sua deposizione come se giocasse una ideale partita a scacchi immaginando una linea difensiva come se sapesse di venire incriminata: non a caso ha detto di aver sentito un urlo mentre parlava con Lumumba e di aver pensato a una violenza sessuale". Lo ha detto il pg Pinelli, giudicando "indifendibile" la tesi della Knox "di essere rientrata nell'abitazione dove tutto era a soqquadro e c'era sangue, di non essersi spaventata e aver fatto la doccia"

Raffaele Sollecito in aula al Palazzaccio per seguire l'udienza. "Sono molto preoccupata ma aspetto con fiducia": Amanda Knox ha commentato così la richiesta del pg della Cassazione di confermare (con una riduzione di tre mesi) le condanne a lei e a Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha fatto parlando con uno dei suoi difensori, l'avvocato Carlo Dalla Vedova.

La Suprema Corte si deve pronunciare su una delle vicende giudiziarie più controverse degli ultimi anni, l'omicidio della studentessa inglese ventiduenne Meredith Kercher, uccisa a Perugia la sera del primo novembre del 2007. I due imputati si proclamano estranei al delitto, gli avvocati chiedono di annullare le condanne inflitte dalla Corte d'assise d'appello di Firenze. Avv. Bongiorno: "Raffaele è inocente".

Se i ricorsi dovessero essere respinti le pene diventeranno definitive. Il dispositivo verrebbe subito trasmesso dalla Corte alla procura generale fiorentina che dovrà attivare (in poche ore è l'ipotesi più probabile) le procedure per l'arresto di Sollecito e quelle più complesse per l'estradizione della Knox. Fare previsioni sui tempi della sentenza è praticamente impossibile ma la decisione dovrebbe arrivare in serata. Arrestati dalla polizia il 6 novembre del 2007, Sollecito e la Knox vennero condannati in primo grado e assolti in appello nell'ottobre del 2011 venendo scarcerati. Quella sentenza fu poi però annullata dalla Cassazione (il 26 marzo del 2013) che per questioni procedurali rimise gli atti ai giudici fiorentini.

 

 

Quindi la nuova condanna con la quale è stato anche disposto il divieto di espatrio per Sollecito (che giovedì compirà 31 anni). Secondo la ricostruzione dei giudici toscani, la Kercher venne uccisa in una "progressiva aggressività" innescata da una lite scoppiata nella casa di via della Pergola che divideva anche con la Knox. Per la Corte fu proprio quest'ultima a colpire mortalmente alla gola la studentessa inglese con un coltello da cucina poi sequestrato nella casa di Sollecito che a sua volta - sempre in base alla motivazione del collegio di Firenze - ne impugnava uno più piccolo e mai individuato. Aggressione alla quale prese parte anche Guede, l'unico a scegliere il rito abbreviato e che sta scontando una condanna ormai definitiva a 16 anni.


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