Ammalarsi di cancro nei luoghi di lavoro, i numeri dell'Inail

Oggo i dati sugli infortuni professionali

19 Novembre 2010   09:00  

Sono state 220 le domande, dal 2005 al 2009, di riconoscimento di tumore professionale avanzate dai lavoratori abruzzesi. Di cui l'Inail ne ha accettate ai fini del risarcimento 29 casi, il 13,2%.

Il numero di domande maggiori provengono dalla provincia di Chieti, 73, a seguire la provincia di Pescara con 65 domande, L'Aquila 45, e Teramo 37.

Dati questi al di sotto della media nazionale, lontano dai picchi registrati in Lombardia, con 1712 domande e in altre regione in particolare del nord Italia, ma comunque significativo e allarmante e che sara' pertanto oggetto di un approfondito dibattito nel corso del convegno ''Prevenzioni delle neoplasie professionali: rischi storici ed emergenti'', che si terra' a L'Aquila venerdi 19 novembre dalle ore 8.30 presso l'Auditorium del Corpo Forestale dello Stato, e a cui prederanno parte oltre ai vertici regionali dell'Inail, l'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, medici ed esperti di fama nazionale.

Il convegno sara' anche l'occasione per presentare il Rapporto regionale Inail 2009, che rappresenta il quadro piu' completo e documentato degli infortuni nei luoghi di lavoro nella nostra regione, delle loro cause, e dell'incidenza statistica nei vari settori ed aree geografiche.

Tornando al tema delle neoplasie, anticipano gli esperti dell'Inail, su 29 casi di tumori professionali, 10 di essi sono stati causati dal contatto con l'amianto, 14 casi hanno avuto come agente patogeno l'esposizione a radiazioni ionizzanti, altre cause sono state l'esposizione a fumi di saldatura, e da idrocarburi.

Il settore molto a rischio e' dunque quello dell'industria, ma anche nelle campagne ci si puo' ammalare. Come confermano i casi di tumori alla pelle e all'apparato respiratorio che sono stati provocati, nel settore agricolo, dal contatto con diserbanti particolarmente aggressivi e contenenti arsenico.

''Compito del convegno - spiega il direttore regionale dell'Inali Ferdinando Balzano - sara' quello di fare il punto sull'esposizione lavorativa attuale ad agenti cancerogeni, e sull'andamento infortunistico nella nostra regione, documentato dal rapporto che presenteremo, al fine di stimolare ed indicare efficaci misure di prevenzione. Di fronte al lavoratore, infatti, nulla deve avere maggior valore della sua salute, e non c'e' risarcimento che valga di fronte al rischio di infortunio a alla minaccia della malattia professionale invalidante. E questo deve essere bene impresso nella mente e nei comportamenti di istituzioni, datori di lavoro, sindacati e degli stessi lavoratori.''

Nel corso del convegno di venerdi' oggetto di riflessione sara' anche la situazione, in termini di infortuni sul lavoro, nei cantieri del della ricostruzione aquilana, dove ad operare sono oramai migliaia di aziende e dove il controllo e le misure di prevenzione diventano piu' problematiche


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