Anche il Teatro Stabile d'Abruzzo mette in palio il Biglietto d'oro!

Entra gratis allo spettacolo Novecento del regista Baricco

17 Gennaio 2012   13:35  

L'iniziativa di omaggiare i propri lettori con ingressi omaggio piace a chi fa cultura in Abruzzo.

Neanche due ore fa abbiamo iniziato a distribuire i bliglietti d'oro e già incassiamo la disponibilità del TSA di mettere in palio alcuni ingressi omaggio per il prossimo spettacolo.

A voi non resta che navigare, navigare ed ancora navigare, il Biglietto d'oro aspetta solo di essere estratto!

 

AUDITORIUM GUARDIA DI FINANZA
Venerdì 27 gennaio ore 21.00 turni A e B
NOVECENTO
di Alessandro Baricco
allestimento Gabriele Vacis, Lucio Diana e Roberto Tarasco
costumi Elena Gaudio
luci Christian Zucaro
fonica Alessandro Bigatti
con Eugenio Allegri

produzione LABORATORIO TEATRO SETTIMO

Il debutto al festival "Asti Teatro 16" nel giugno del 1994, sette anni di tournée dal 1995 al 2002, trecentoquindici repliche in Italia e in Europa e circa centoventimila spettatori hanno decretato il successo di un monologo divenuto un "cult" della scena italiana: il suo titolo era "Novecento" opera di Alessandro Baricco, il quale, nella prefazione del libro pubblicato pochi mesi dopo il debutto teatrale, dichiarava di averlo scritto "...per un attore, Eugenio Allegri e un regista, Gabriele Vacis".
Nel frattempo il libro, tradotto e venduto in tutto il mondo, si avviava al traguardo del milione di copie (che ormai sta per essere raggiunto) e qualche anno fa Giuseppe Tornatore ne traeva la versione cinematografica realizzando "La leggenda del pianista sull'oceano".
Oggi, Eugenio Allegri riparte dal monologo di Baricco per presentare la "Lettura di Novecento" che non è solo quella del libro, bensì dello stesso spettacolo, visto che la colonna sonora sarà la medesima di allora e che accanto al leggio, su uno schermo scorreranno a tratti alcune immagini del film, ma soprattutto, dei momenti salienti della performance dell'attore che, con quel suo lavoro fatto di andamenti musicali della parola, di gesti surreali e di evocazioni magnetiche venne "scoperto" dalla critica e dal grande pubblico. Dunque una proposta per ritrovare in parte quel pubblico e per avvicinare i tanti giovani che in questi anni "Novecento" lo hanno letto, amato, regalato.


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