Andrologi, lanciano petizione per leggi regionale screening di massa ai giovani

20 Marzo 2014   15:00  

Gli andrologi della Societa' italiana di andrologia (Sia) hanno lanciato una raccolta di firme a sostegno di una petizione popolare per una proposta di legge regionale con la quale avviare uno screening di massa sulla salute andrologica (sessuale e riproduttiva) dei giovani maschi.
La prossima Maratona di Roma, in programma per domenica 23 marzo, sara' un'occasione per raccogliere firme e sensibilizzare adulti e ragazzi sull'importanza della prevenzione in andrologia, sin dalla giovane eta'.
Ad annunciarlo e' il presidente della Sia, Giorgio Franco, nel primo giorno di attivita' dei medici della Societa' e degli infermieri volontari presso lo stand presente al Marathon village, che ha aperto i battenti oggi.
 
"Abolita la visita di leva obbligatoria - spiega Franco - l'unica forma di screening di massa che veniva effettuata sulla popolazione maschile, riteniamo che sia necessario pensare a una soluzione alternativa.
Per questo, abbiamo pensato a una petizione e a una proposta di legge regionale, perche' partire dai territori e' di sicuro piu' semplice ed efficace.
E' indispensabile - sottolinea il presidente della Sia - colmare questa lacuna e garantire ai maschi italiani una pari opportunita' rispetto alle femmine di essere controllati e seguiti dal medico dell'uomo, cioe' l'andrologo".
Franco ha chiarito come un primo step fondamentale per effettuare questo screening potrebbe essere la collaborazione con pediatri e medici di medicina generale.
Data la loro diffusione capillare sul territorio e il loro contatto diretto e costante con le famiglie, una visita di base potrebbe essere effettuata proprio da loro.
"Per questo - ha annunciato il presidente Sia - nel corso del nostro prossimo Congresso (in programma dal 28 al 31 maggio prossimi a Maratea), lanceremo il primo corso per medici di base nell'ambito del quale forniremo le nozioni di base sull'anamnestica (cosa chiedere ai pazienti) e sull'esame obiettivo (la visita vera e propria)".
Fondamentale, aggiunge Franco, e' poi il coinvolgimento delle scuole, dove la Sia ha realizzato diverse campagne di informazione e visite gratuite "che hanno avuto anche molto successo perche' i ragazzi sono interessati e hanno bisogno di sapere.
Ma si e' trattato comunque di eventi isolati, realizzati a livello locale. Servirebbe invece un intervento piu' ampio e omogeneo" soprattutto perche', tiene a sottolineare il presidente Sia, la scuola potrebbe colmare quel gap temporale, tra i 14 e i 18/20 anni, in cui i ragazzi non vanno piu' dal pediatra ma non vanno dal medico di famiglia se non per necessita' specifiche.
La proposta di legge prevede poi che, in una seconda fase, venga ampliata la diffusione degli ambulatori di andrologia e che si pensi alla creazione di una rete di consultori pubblici come quelli dedicati alla salute femminile oltre che, infine, all'ampliamento del numero delle Unita' operative semplici e complesse negli ospedali, dedicate alla salute maschile. 


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