Apertura anno Giudiziario, Il presidente della Corte d'Appello Schirò ringrazia Mattarella

30 Gennaio 2016   15:44  

 Il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, Stefano Schiro', in apertura della sua relazione sull'amministrazione della giustizia, ha voluto preliminarmente rivolgere "un deferente saluto al Presidente della Repubblica, anche nella sua veste di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ringraziandolo, ancora una volta - ha detto - di averci onorato con la sua alta presenza, il 16 novembre 2015, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Palazzo di Giustizia ricostruito dopo il sisma dell'aprile 2009, conferendo a tale cerimonia - ha sottolineato Schiro' - un elevato valore simbolico e istituzionale e porgendo un tangibile segno di profonda considerazione per la tragedia che quasi sette anni fa ha colpito il territorio aquilano e di sensibile vicinanza dello Stato alla popolazione ancora segnata e prostrata da un dramma che continua a incombere sulla citta', malgrado i processi che si sono registrati nella ricostruzione del territorio".

Schiro' ha quindi rivolto "un commosso pensiero alle famiglie delle vittime del terremoto e, in particolare, alle figure degli avvocati e dei loro congiunti che in quella terribile notte persero la vita insieme a tanti altri cittadini".

Il presidente della Corte d'Appello, rimanendo sul tema, ha poi osservato che "la citta' e' impegnata da tempo in una lenta ma progressiva opera di ricostruzione e l'inaugurazione del Palazzo di Giustizia ha rappresentato un ulteriore tassello nel mosaico della ricostruzione in corso, la cui collocazione definitiva deve indurre all'ottimismo e alla speranza".

 Dalla relazione sull'amministrazione della giustizia nel distretto della Corte d'Appello di L'Aquila emerge che "Complessivamente elevati sono i dati relativi ai delitti di stalking e di maltrattamenti in famiglia, che confermano da un lato la crescente fiducia delle vittime nell'attivita' di repressione da parte delle istituzioni, con conseguente emersione di vicende che in precedenza probabilmente non erano denunciate, ma evidenziano anche l'allarmante permanere di condotte violente e possessive contro le donne e i minori, retaggio - ha scritto il presidente della Corte Stefano Schiro' - di culture del passato purtroppo non ancora superate.

Quanto ad altri reati di elevato allarme sociale - e' scritto ancora nella relazione - va segnalato il dato costante dei procedimenti per fatti di spaccio di sostanze stupefacenti e di sfruttamento della prostituzione soprattutto nella zona della Marsica e lungo la costa adriatica".

Inoltre, "Continua a destare allarme sociale il numero dei delitti contro il patrimonio, in particolare per quanto riguarda furti in appartamenti, ma anche rapine, estorsioni e riciclaggio, segnalati soprattutto dai Tribunali di Pescara, L'Aquila e Vasto".

"Schiro' ha ricordato che "Presso quest'ultimo Tribunale si sta celebrando con rito ordinario il processo per un fatto di assoluto rilievo criminale, una rapina ai danni di un furgone portavalori, con l'imputazione anche di tentato omicidio ai danni delle guardie giurate, commessa sull'autostrada A/14 con le modalita' tipiche di un'azione criminale".

 Non e' una novita' ma che la camorra, e altre organizzazioni criminali organizzate abbiano esteso i loro tentacoli anche in Abruzzo, lo ha voluto ribadire stamani, riferendo alcune circostanze, il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario.

A L'Aquila imprenditori impegnati nella ricostruzione post-sisma e legati al clan dei casalesi sono stati gia' scoperti e l'attivita' investigativa delle Forze dell'Ordine non si e' certo fermata.

Il presidente della Corte, Stefano Schiro', tra i procedimenti trattati dalla Direzione distrettuale antimafia ha segnalato, nella sua relazione, "quello in trattazione presso il Tribunale di Vasto (Chieti) a carico di un sodalizio criminale di stampo camorristico trasferitosi in Abruzzo da molti anni e dedito alla commissione di gravi reati in materia di stupefacenti e controllo del territorio; quello in trattazione presso il Tribunale di Pescara, che ha ad oggetto un vasto traffico internazionale di sostanze stupefacenti in forma associata e organizzata, e quello per traffico di stupefacenti nella Marsica, caratterizzato da 70 indagati, 418 ipotesi di reato, 20 misure cautelari".

Piu' in particolare, "Il Procuratore della Repubblica di Vasto ha evidenziato il costante pericolo di infiltrazioni criminali della malavita organizzata: trattasi, infatti - ha scritto nella relazione Schiro' - di territorio a forte rischio, sia per la vicinanza ad aree a piu' alta concentrazione malavitosa (il foggiano), sia per l'insediamento, in alcuni paesi del circondario, di esponenti della camorra napoletana, qui trasferitisi in anni passati".

Allargando lo sguardo al distretto abruzzese il presidente ha poi evidenziato come non sia mancato "impulso alle misure di prevenzione personali e patrimoniali e alle misure cautelari reali che hanno portato all'apprensione di numerosi beni immobili e mobili registrati, nonche' di significative somme di denaro, come segnalato in particolare dalle Procure della Repubblica di Teramo e di Lanciano".

"Presso il Tribunale dell'Aquila si registra ancora un costante flusso di procedimenti per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, diretta conseguenza del sisma 2009, essendo numerosi i privati che tentano di ottenere i benefici economici previsti in favore di chi ha subito danni senza averne i requisiti.

Nel Tribunale di Pescara e' presente un numero consistente di procedimenti per reati associativi comuni, relativi soprattutto a sodalizi criminali che si occupano di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di cittadine straniere.

Va peraltro confermato - secondo il presidente della Corte d'Appello - che l'Abruzzo e' una regione colpita dal fenomeno della tratta e dello sfruttamento della condizione femminile". 

Nella sua relazione sull'amministrazione della giustizia in Abruzzo, il presidente della Corte d'Appello, Stefano Schiro', ha anche sottolineato "le gravi carenze nelle piante organiche degli uffici giudicanti, gia' di per se' insufficienti nella loro attuale composizione e che presentano comunque continue scoperture, dovute a pensionamenti, anche anticipati e imprevisti, e ai trasferimenti di magistrati in altri uffici".

"In particolare, per quanto riguarda i magistrati, gli uffici giudicanti del distretto, su di un organico complessivo di 142 magistrati, presentano attualmente una scopertura pari al 6,34% (9 vacanze), diminuita rispetto a quella dell'anno precedente (pari a 11,43% e a 16 vacanze) ma comunque superiore o prossima alla percentuale di scopertura di altre corti di appello".

Dall'analisi di Schiro' situazioni di particolari gravita' si registrano nei Tribunali di Sulmona e Avezzano.

"Nel distretto si legge ancora nella relazione - si avvertono anche gli effetti della nuova disciplina relativa al limite massimo di eta', che ha determinato il pensionamento alla data del 31 dicembre 2015 del Procuratore generale presso la Corte di Appello, del Presidente del Tribunale di Pescara e di un Presidente di Sezione dello stesso Tribunale.

Per quanto riguarda la Corte di Appello l'indice di scopertura della pianta organica del personale amministrativo e' pari al 26,87%. Si tratta - ha rilevato Schiro' - di un valore superiore al dato nazionale dell'organizzazione giudiziaria (17,94%) ed alla scopertura a livello distrettuale (16%), percentuali peraltro tutte in peggioramento rispetto agli stessi dati dell'anno 2014, a riprova di una generale situazione di sofferenza". 


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