Appello per L'Aquila, lettera a Barca: "Ripartiamo dalla trasparenza"

21 Febbraio 2012   17:37  

Appello per L'Aquila, movimento cittadino che si presenta alle elezioni comunali con candidato sindaco Ettore Di Cesare, fa un plauso al ministro Fabrizio Barca, che ieri nel capoluogo, tra le priorità del nuovo corso da dare alla ricostruzione, ha indicato la trasparenza, e lo invita a perseguire fattivamente questa strada che consenta la partecipazione consapevole dei cittadini.

LA LETTERA DI APPELLO PER L'AQUILA A BARCA

Caro Ministro Barca,

della Sua visita all'Aquila, tra le molte cose, ci ha colpito una Sua dichiarazione: "Ci sono molte cose nascoste sotto le carte che non sono arrivate ai cittadini".

Questo conferma che la trasparenza, la nostra prima parola d'ordine da sempre, è un nodo centrale e irrisolto anche all’Aquila. E’ invece il primo passo per la coesione sociale, per tentare di ritessere i nodi di fiducia di una comunità drammaticamente disillusa, come Lei stesso ha giustamente ricordato.

Sapere è il requisito fondamentale per organizzare le vite delle nostre famiglie, il futuro delle nostre attività, per partecipare attivamente alla vita della nostra comunità locale.

Vogliamo conoscere tempi, finanziamenti e progetti. Non abbiamo bisogno di essere rassicurati, vogliamo poter decidere con consapevolezza, avere la possibilità di contribuire all’azione pubblica per essere protagonisti del nostro futuro (e non solo assistiti dallo Stato). 

Controllare e misurare, giorno dopo giorno, se gli impegni del Governo e degli amministratori vengono rispettati. Informazioni basate su dati ufficiali per far finire i "balletti dei numeri” e i rimpalli di responsabilità. Si ha infatti la sensazione, che negli anni si è trasformata in certezza, che la poca trasparenza e la struttura stessa della governance servano anche perché non ci sia mai un responsabile preciso per ognuna delle numerose questioni irrisolte.

Un controllo informato e diffuso è inoltre l'antidoto migliore contro la corruzione, il malaffare e le infiltrazioni mafiose nella nostra città. 

E allora, caro Ministro, facciamo in modo che non ci siano più “cose nascoste sotto le carte”. Avviamo una stagione di "trasparenza totale" che sia un caso esemplare di come possano essere controllati ma anche ridiretti dalla cittadinanza i fondi per questa e tutte le prossime ricostruzioni.

 Approfitti della Sua partecipazione alla task-force del Governo sull'agenda digitale. Il tavolo "e-government e open-data" potrebbe occuparsene avviando un progetto di apertura dei dati su L'Aquila: tutti i flussi finanziari, gli appalti pubblici e privati, gli investimenti e le donazioni, le spese, le pratiche, i tempi di realizzazione, cosa si fa e cosa cambia con gli interventi.

Tutto aggiornato quotidianamente. Lasciando ai cittadini di compiere le proprie elaborazioni, interpretazioni e considerazioni sui dati disponibili. Lasciando loro esprimere il proprio parere sulla direzione intrapresa. Si può fare subito, si deve fare ora. Quale migliore caso concreto che L’Aquila?

Magari la cittadinanza riprenderebbe fiducia e tutti si sentirebbero partecipi della sfida della rifondazione dei nostri territori che la storia ci ha messo davanti. Tutti gli studi indicano la partecipazione come leva fondamentale per la rinascita, OCSE compreso. La maggior parte di noi aquilani è pronta a fare la sua parte per occuparci in maniera consapevole, vigile e responsabile della ricostruzione, comunità per comunità, strada per strada, appalto per appalto, ditta per ditta.  

Lo prende questo impegno da subito? Il suo primo progetto per L'Aquila: un osservatorio civico distribuito e partecipato su tutta la ricostruzione. Poche risorse da stanziare, grandi vantaggi per tutti gli onesti.Certi di un Suo cortese riscontro, Le porgiamo distinti saluti.


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