Aquilani di nuovo in piazza: la città non si rifà coi gratta e vinci

In mille manifestano alla Villa comunale

03 Giugno 2009   19:00  

È stato salutato dal sole l’inizio della manifestazione di questo pomeriggio alla Villa Comunale dell‘Aquila, dove in centinaia sono tornati a chiedere a gran voce la modifica del decreto terremoto approvato dal Senato e che in questi giorni inizia il suo iter alla Camera.

Tanti gli amministratori in piazza, consiglieri regionali e parlamentari abruzzesi, sindaci dei Comuni del cosiddetto cratere preoccupati per i loro paesi che rischiano di scomparire se il decreto non subirà adeguate modifiche che prevedano il risarcimento delle seconde case.

Non tutti i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma tuttavia hanno aderito all'appello lanciato dalla Provincia.

“L’Italia non può rinunciare ad una città, L’Aquila non si rifà con i gratta e vinci” attacca il sindaco Cialente. Quindi la proposta di una tassa di scopo e l’invito ai membri della commissione Ambiente della Camera a salire su un pulmino e raggiungere la città per rendersi conto del disastro, “impiegherebbero due ore da Roma” aggiunge il sindaco.

Sugli appartamenti invenduti, circa tremila secondo la denuncia dell'Associazione dei costruttori, ancora non messi a disposizione degli sfollati, il sindaco afferma: "Non capisco nemmeno io perchè ancora non ospitano coloro che sono rimasti senza casa".

“Se non ci sono i soldi per la ricostruzione del centro storico e per il riavvio delle attività produttive i due commissari, sindaco Cialente e presidente Chiodi, rinuncino al mandato” afferma Giorgio De Matteis, unico esponente della maggioranza regionale di centrodestra presente.

Poi la richiesta di trasparenza del comitato 3e32 alla Protezione civile: “Vogliamo che pubblichi quotidianamente sul proprio sito internet le spese affrontate nella gestione dell’emergenza” dice Ettore Di Cesare a nome del comitato nato all’indomani del sisma per chiedere il risarcimento del 100% delle abitazioni, che aggiunge: “deve iniziare una mobilitazione permanente che duri almeno fino all’approvazione definitiva del decreto da parte del Parlamento”.

Infine in corteo lungo il percorso predefinito dalle forze dell'ordine lungo via XX Settembre fino alla Casa dello studente, dov'è stata deposta una corona di fiori bianchi in memoria degli otto studenti che da queste macerie sono usciti senza vita.

Marco Signori

 

Nelle interviste, in ordine di apparizione, Stefania Pezzopane presidente Provincia dell'Aquila, Massimo Cialente sindaco dell'Aquila, Giorgio De Matteis vice presidente del Consiglio regionale.


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