Arco presenta un esposto alla Magistratura sull'acqua

27 Giugno 2008   12:50  
"In attesa che gli amici del WWF e i titolari di quelle associazioni di consumatori che hanno cavalcato la tigre dello scandalo dei pescaresi costretti a bere l'acqua inquinata, tirino fuori prove certificate, che probabilmente non hanno, Arco ha depositato presso il tribunale un esposto perche la magistratura intervenga a fare chiarezza sul caso e verifichi le responsabilita' di eventuali danni dovuti ad informazioni che a noi risultano non attendibili". E' la stessa associazione a rendere nota la notizia. "Insomma - rileva l'Arco - in assenza di risposte chiare su controlli trasparenti che indichino le metodiche di prelievo e di analisi usate, il riconoscimento di professionalita' e attendibilita' del laboratorio di analisi che ha effettuato le prove che solo una certificazione SINAL puo' dare, ci viene il sospetto che siamo di fronte ad una grande bufala a seguito del ritrovamento della discarica chimica di Bussi che giustamente ha tanto preoccupato i consumatori. Su quello che sembra ormai un grande pasticcio non pesa solo il danno economico provocato ai consumatori indotti senza motivo a cercare una maggiore sicurezza igienica nelle acque minerali notoriamente meno controllabili perche' mal conservate alla luce e al calore e per questo tutte probabilmente con la data di scadenza non piu' veritiera. Chi paghera' - si chiede l'associazione a difesa del consumatore - i danni economici che Arco sta gia valutando, per gli eventuali risarcimenti da chiedere a tutti i responsabili di questa campagna mediatica che somiglia piu ad una resa dei conti fra esponenti di partito, con la complicita' di qualche addetto ai lavori? Se qualcuno dovesse aver mentito sapendo di mentire, si prepari, perche Arco - avverte infine l'associazione - non fara' sconti a nessuno".

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