Aree bianche L'Aquila, Giuliante: "Sconcertante che Comune scelga la strada delle varianti al Prg"

12 Luglio 2011   15:36  

"In una città che dopo aver vissuto il dramma del terremoto si sta interrogando sul proprio futuro, appare sconcertante che si stia opzionando il percorso di varianti plurime al PRG che impattano una città allo stremo. Le responsabilità del Comune sono note. La mancanza di risposte sta consentendo spregiudicate azioni che paventano colate di cemento senza alcuna preventiva valutazione autorizzativa da parte dei servizi preposti. Né si comprende il perché si stia lavorando, 'saltando' il parere del Genio Civile regionale, obbligatorio per legge, pur nella consapevolezza che tale omissione rende nulla l’adozione stessa e che ciò importa la ripetizione, ex novo, del procedimento (art. 10 L.R. n°18/83)". Lo afferma l'assessore regionale Gianfranco Giuliante.

"Si sottolinea che la richiesta di veder riconosciuto un diritto è fuori discussione. Non si comprende, però, perché si stia scegliendo di farlo esautorando tutti i procedimenti previsti per legge, creando aspettative e allo stesso tempo 'zone grigie' (altro che bianche!). Ai silenzi del Comune, vissuti trasversalmente in modo compiaciuto, non devono ne possono aggiungersi scelte 'sommarie' che non hanno precedenti sul nostro territorio, tanto che altri commissari ad acta (ad es. arch. Di Marcello) hanno per le pratiche per le quali sono stati incaricati chiesto tanto le valutazioni VAS quanto il preventivo parere del Genio Civile.

Ci sia un chiarimento, non solo opportuno ma necessario, e soprattutto chi deve svolgere azione di controllo (Comune e Provincia) si muova con l’urgenza che la situazione impone!".

L'assessore Giuliante ha inviato una lettera al sindaco Cialente e al presidente della provincia Del Corvo.

"La stampa - scrive Giuliante - ha dato ampio rilievo all’adozione di numerose varianti al PRG da parte dell’arch. F. D’Ascanio, commissario ad acta (cd. Aree bianche). Sembrerebbe che l’adozione delle varianti (aree bianche) sia avvenuta senza l’attuazione delle procedure previste per legge – ad esempio art. 13 legge n. 64/1974 – ne per le stesse si è provveduto alla valutazione ambientale strategica.

Con la presente sono a chiedere a quanti in indirizzo (Comune e Provincia, ndr) di volersi attivare per quanto di competenza. Come noto al Comune spetta il controllo sull’attività edilizia e sulla correttezza procedurale delle stessa. Alla Provincia viceversa compete il controllo sull’attività urbanistica ed edilizia dei Comuni.

Sono a sottolineare l’urgenza di tale controllo anche e soprattutto per l’anomalia di un commissariamento che sembra esautorare tutte le procedure, tenuto conto che fino ad oggi il Comune dell’Aquila ha sempre preventivamente chiesto il parere del Genio Civile e che lo stesso hanno fatto altri commissari ad acta in identiche condizioni".


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