Aret L'Aquila, Petrilli: "Siamo andati avanti solo con sacrifici"

L'ex presidente indagato per abuso d'ufficio

01 Marzo 2011   13:47  

"In relazione all’avviso di garanzia da me ricevuto, per abuso di ufficio, su due provvedimenti da me adottati quando ero Presidente dell’Aret, uno riguardante un contratto di collaborazione per la funzione di direttore e il secondo per la trasformazione del rapporto di lavoro di cinque dipendenti da tempo determinato a tempo indeterminato" inizia così la nota di Giulio Petrilli, ex Presidente Aret, indagato per abuso d'ufficio.

"Intendo chiarire che la nomina del direttore è una obbligatorietà da parte dell’Ente e io ho stipulato un contratto di retribuzione che passava dai 110mila euro lordi annui precedenti a 39mila euro lordi, con un grande risparmio per l’Ente.
Per quanto riguarda l’assunzione dei cinque dipendenti, l’ho fatto nei termini di legge, tenendo presente che non potevo presiedere un Ente che avesse un consiglio di amministrazione, un direttore e dei revisori di conti, senza dipendenti e andasse avanti con consulenze esterne. Cinque in tutto sono i dipendenti dopo il mio provvedimento che l’Aret ha avuto ed è stato in assoluto l’ente regionale con minor numero di dipendenti.

In ultimo" continua Petrilli "sulla perdita nel bilancio di un milione di euro, essa è cifra assolutamente inesatta, ma va tenuto presente che l’Aret, aveva già una situazione debitoria regressa, precedentemente riceveva dalla regione 800mila euro annui circa, con la mia presidenza invece circa 400mila euro quest’ultimi mai versati dalla regione malgrado numerose richieste inoltrate, somme necessarie per il puro funzionamento di una struttura regionale .Sfido chiunque e qualunque ente della regione stessa a lavorare ed andare avanti con quanto sopra descritto."

E la conclusione di  Petrilli evoca sacrifici e abnegazione "Siamo riusciti a sopravvivere grazie a sacrifici ed attività gestionali manageriali che hanno trovato commesse anche al di là dei compiti che ci venivano assegnati come Azienda (progetti europei ecc.)".

n relazione all’avviso di garanzia da me ricevuto, per abuso di ufficio, su due provvedimenti da me adottati quando ero Presidente dell’Aret, uno riguardante un contratto di collaborazione per la funzione di direttore e il secondo per la trasformazione del rapporto di lavoro di cinque dipendenti da tempo determinato a tempo indeterminato.

Intendo chiarire che la nomina del direttore è una obbligatorietà da parte dell’Ente e io ho stipulato un contratto di retribuzione che passava dai 110mila euro lordi annui precedenti a 39mila euro lordi, con un grande risparmio per l’Ente.

Per quanto riguarda l’assunzione dei cinque dipendenti, l’ho fatto nei termini di legge, tenendo presente che non potevo presiedere un Ente che avesse un consiglio di amministrazione, un direttore e dei revisori di conti, senza dipendenti e andasse avanti con consulenze esterne.

Cinque in tutto sono i dipendenti dopo il mio provvedimento che l’Aret ha avuto ed è stato in assoluto l’ente regionale con minor numero di dipendenti.

In ultimo sulla perdita nel bilancio di un milione di euro, essa è cifra assolutamente inesatta, ma va tenuto presente che l’Aret, aveva già una situazione debitoria regressa , precedentemente riceveva dalla regione 800mila euro annui circa, con la mia presidenza invece circa 400mila euro quest’ultimi mai versati dalla regione malgrado numerose richieste inoltrate, somme necessarie per il puro funzionamento di una struttura regionale .Sfido chiunque e qualunque ente della regione stessa a lavorare ed andare avanti con quanto sopra descritto.

Siamo riusciti a sopravvivere grazie a sacrifici ed attività gestionali manageriali che hanno trovato commesse anche al di là dei compiti che ci venivano assegnati come Azienda (progetti europei ecc.)

 

 

 

L’Aquila 1.03.11 Giulio Petrilli


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